Serviva tenere la mente ben connessa ed il Perugia ha pienamente svolto il suo compito. Il Matelica, presentatosi al Curi con un atteggiamento tutt’altro che vacanziero, è caduto sotto i colpi di un grande Minesso, che continua a sfruttare al meglio tutte le chance che Fabio Caserta gli concede e a rivelarsi decisivo. I Grifoni, matematicamente secondi a causa dell’1-1 del Sudtirol contro il Cesena, possono però sorridere a metà: l’ambiente sperava in cuor suo di andare a Salò quantomeno con due risultati su tre a disposizione ma il successo del Padova a Carpi ha fatto saltare i piani e ora non si potrà fare altro che vincere, exploit della Sambendettese permettendo. Ma le possibilità, con questa rosa e con questo stato di forma, ci sono e soprattutto devono esserci tutte.
GLI UNDICI AL VIA – Caserta si dimostra coerente fino in fondo scegliendo gli uomini sulla carta più in forma: la difesa è la stessa di Ravenna, con Rosi, Negro, Monaco e Crialese; idem il centrocampo, con Vanbaleghem regista e le mezzali Kouan e Sounas; davanti Elia e Minesso assistono Murano. Il Matelica di mister Colavitto conferma le intenzioni di giocarsela a viso aperto con Volpicelli, Moretti e Leonetti di punta nel 4-3-3 di partenza.
AVVIO DISCONTINUO – Non si poteva prevedere una bella partita è così è stato. Il Matelica conferma di voler venire a creare qualche problema alla capolista e al 2′ ci vuole un grande intervento di Negro per fermare in piena area Leonetti. Subito dopo Elia di testa non trova il bersaglio su cross di Rosi. La sensazione è che in match come questi serva la giocata del singolo per sbloccare la situazione.
L’OTTAVO SIGILLO DEL MINE – A togliere le castagne dal fuoco, almeno nella prima frazione, è ancora una volta Mattia Minesso, un vero talismano. Il numero 18 si fionda su una respinta corta della difesa marchigiana e scaglia un proiettile da circa venti metri che si infila nell’angolino. Per lui è l’ottava realizzazione in campionato. Mai abbassare la guardia: Leonetti ha la palla del pari ma Minelli è bravo a chiudere in uscita. Al termine dell’azione Negro deve alzare bandiera bianca per problemi muscolari: entra Angella e Caserta passa alla difesa a tre, avanzando Kouan sulla trequarti e arretrando Elia a destra nel centrocampo a quattro. Mossa che si rivelerà alquanto logica e opportuna.
RIPRESA, ACCELERAZIONE DECISIVA E GESTIONE – Si riparte e dopo 4′ il Perugia trova il secondo episodio chiave: Kouan se ne va sulla destra e mette al centro trovando le mani di De Santis. Longo concede il rigore: per Minesso il pallone è di quelli pesantissimi ma il 2-0 è cosa fatta. Kouan ha poco dopo l’occasione per arrotondare ulteriormente, ma il suo tuffo di testa non trova la porta. Da Carpi purtroppo non arrivano buone notizie: i biancorossi comunque non si lasciano distrarre e portano a termine la loro missione senza ulteriori sussulti. Ciò che è positivo invece è che non ci saranno squalificati: sono stati ammoniti Negro e Sounas, che non figuravano nell’elenco dei diffidati. E scusate se è poco.
IL TABELLINO DELLA SFIDA
PERUGIA- MATELICA 2-0
PERUGIA: Minelli, Rosi, Monaco, Elia, Murano (31′ st Melchiorri), Sounas, Crialese, Minesso (31′ st Falzerano), Vanbaleghem, Negro (42′ pt Angella), Kouan (15′ st Burrai). A disp.: Bocci (GK), Favalli, Sgarbi, Di Noia, Bianchimano, Cancellotti, Vano. All. Caserta
MATELICA: Cardinali, Di Renzo, De Santis, Volpicelli, Zigrossi (29′ st Bordo), Leonetti (12′ st Franchi), Balestrero (29′ st Pizzutelli), Tofanari (29′ st Fracassini), Moretti, Magri, Calcagni (41′ st Barbarossa). A disp.: Martorel (GK), Vitali (GK), Baraboglia, Peroni, Seminara, Alberti, Mbaye. All. Colavitto
ARBITRO: Federico Longo di Paola (Andrea Micaroni di Chieti – Davide Stringini di Avezzano) IV° ufficiale: Marco Ricci di Firenze
RETI: 26′ pt e 4′ st (rig.) Minesso
NOTE: ammoniti Negro, Balestrero, Zigrossi, Sounas, Di Renzo
Enrico Fanelli – TIfoGrifo.com