Sestri Levante-Perugia 2-2. Grifo inaffidabile, ennesima prestazione desolante con la penultima.
Scritto da Redazione il 01/12/2024Un’altra partita irritante. Un altro pareggio, solo un pareggio, contro una derelitta del campionato. Ancora un atteggiamento da squadra dilettantesca, passiva, senza personalità, che non sa gestire per ben due volte il vantaggio perché non osa, non sa amministrare il palleggio e il risultato, nemmeno prova ad ammazzare le partite, si rattrappisce e concede al Sestri campo e iniziativa. Per poi prendere gol con i soliti, immancabili svarioni difensivi. Oggi sul primo gol subito Plaia non riesce a intervenire e Amoran è lontano cinque metri da Durmusch, che insacca. Sul rigore, Lisi,era in vantaggio sull’avversario e non c’era bisogno di arrivare al contrasto, ma si è fatto beffare e l’arbitro, il perugino-tornese Dorillo, ha concesso un rigore perlomeno discutibile. Insomma, alla fine, nonostante due volte in vantaggio, il Grifo si fa raggiungere e alla fine rischia anche di perderla perché il Sestri nel finale coglie un palo. E mister Zauli? Si limita a fare due misere sostituzioni, una obbligata e una sola a ripresa inoltrata. Certo, a sua discolpa c’è il fatto che il parco giocatori attualmente disponibile è scarso, male assortito e, per di più, senza un briciolo di personalità e di amor proprio. Chi guida la squadra? Chi nei momenti topici comanda di accelerare o di rallentare? Chi sa scegliere almeno una volta ogni dieci come e quando fare il passaggio decisivo? Cosa si costruisce, oltre le solite palle buttate avanti senza idea di cosa debba succedere poi? Chi sa dire quale è lo stato atletico di una formazione che alla mezz’ora della ripresa va sempre in riserva? Questioni, come si vede, strutturali che condannano il Perugia ad una mediocrità preoccupante perché non si vede, con questi uomini, come uscirne. E la zona play out è sempre più vicina. Il mercato di gennaio, per quanto, come detto dal direttore Meluso, difficile, dovrà intervenire nei ruoli e nei reparti in profondità. Con giocatori non solo e non tanto bravi, quanto capaci di garantire continuità e solidità. Perché per causa di moltissimi singoli e, nel complesso, come squadra, il Perugia non sembra ad oggi essere affidabile. Per niente.
Daniele Orlandi -Agenzia Stampa Italia