Perugia, si comincia una nuova avventura, c’è bisogno di tutti.
Scritto da Redazione il 10/06/2019
La mancata conferma di Alessandro Nesta, su cui ancora rimangono molti interrogativi, aveva lasciato un po’ spiazzati i dirigenti del Perugia che avevano individuato ancora nell’ex capitano laziale una figura adeguata per migliorare la posizione raggiunta nella stagione appena conclusa, ripartendo dalla tenacia dimostrata nel tanto discusso preliminare play off di Verona.
Ma Nesta ha preso la sua decisione, in fondo gli allenatori passano, a volte, come in questo caso, non riscontrano gli stimoli e le condizioni giuste per lavorare come vorrebbero.
La società, dopo aver metabolizzato la delusione dei play off, preparati forse con troppa superficialità e poca convinzione, si è messa subito all’opera per cercare un allenatore la cui filosofia calcistica potesse somigliare per molti aspetti a quella di Nesta, per non discostarsi troppo dalla strada intrapresa e per valorizzare il più possibile i giocatori di proprietà.
Dopo valutazioni ponderate i due candidati per la panchina biancorossa sono risultati Massimo Oddo e Fabio Grosso ed il primo ha prevalso dopo un illuminante incontro con il presidente Santopadre.
Da calciatore Oddo era un terzino destro di grande sostanza, abile rigorista e battitore di calci piazzati, si distinse soprattutto con le maglie di Lazio, Milan e nazionale italiana con cui vinse il mondiale nel 2006. Nella scorsa stagione ha vissuto una parentesi non felice alla guida del Crotone, in precedenza era stato a Udine e Pescara.
Oddo ha firmato un contratto biennale, ciò significa che il Grifo punta molto su di lui, sul suo gioco brillante e a tratti spregiudicato, che tende, come già si è ammirato a Pescara,ad esprimere a pieno l’esplosività delle punte, senza trascurare la prudenza difensiva,necessaria per raggiungere risultati prestigiosi in cadetteria.
Oddo dovrà trasmettere il suo carisma e la sua fame di vittoria ai ragazzi che si troverà ad allenare, sperando che la rosa sia completata in tempi ragionevoli consentendo al tecnico di mescolare tutte le qualità dei suoi grifoni, facendole coincidere in uno schieramento equilibrato, carico a sufficienza per un campionato pieno di sorprese.
Si cercherà di costruire una rosa valida,sempre con il bilancio sotto controllo.
Oddo dovrà anche riavvicinare molti tifosi sfiduciati, che spesso sopraffatti dall’insoddisfazione per tante aspettative tradite e tante opportunità non sfruttate, sceglieranno di non abbonarsi al Curi.
È ovvio che negli anni ci si è dovuti ridimensionare, ma bisogna contrastare il pessimismo, le conclusioni affrettate e la perenne scontentezza per evitare l’appiattimento generale dell’ambiente che fa nascere un clima soporifero privo di ambizioni che conduce alla mediocrità e nuoce solo al Grifo.
Non ci sono alternative, bisogna sostenere tutti questo allenatore e ricordarsi che il calcio come la vita è fluido, in una stagione tutto può cambiare per una mossa inaspettata e l’amarezza può trasformarsi in gioia.
Il Grifo ha bisogno del contributo di tutti, per non vivere più di ricordi…
Riccardo Russo per TifoGrifo
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