Perugia secondo nelle ultime 11 partite: una crescita esponenziale. Altri 20 punti per la salvezza.
Scritto da Redazione il 06/02/2023Discese ardite e grandi risalite
Lo studio delle classifiche parziali della serie B 2022-23 conferma che il calcio è (sempre) un mondo fatto a scale. C’è chi scende e chi sale, a volte con inversioni repentine e imprevedibili di direzione che portano le squadre interessate dalla polvere agli altari e viceversa. Duque, il monito preliminare da tener presente è che, dove ruzzola un pallone, tutto è legato ad un filo, o meglio all’intreccio di tanti fattori, e non si può dare mai per acquisito niente in modo definitivo. In altre parole, l’uscita del Perugia, per la prima volta nella stagione, dalla zona rovente della classifica, non deve far abbassare la guardia, tenuto conto che in questo campionato si son già viste squadre partite a razzo e poi finite senza benzina. Come ad esempio il Brescia, ultimo avversario del Grifo, che era primo in classifica dopo 6 giornate con 15 punti ed è adesso quint’ultimo a quota 25. Per “par condicio”, viceversa, occorre citare la parabola ascendente del Sud Tirol, sest’ultimo dopo 6 giornate a quota 7 e quarto dopo 23 turni con ben 38 punti.
Classifiche a confronto
Facendo il focus sul Perugia, ci è sembrato significativo prendere in considerazione quattro classifiche progressive: quelle alla sesta giornata, alla nona alla dodicesima e alla ventitreesima (ultima giocata). La 6.a è l’ultima partita di Castori (il derby di Terni) prima dell’esonero. La nona è quella in cui si chiuse la breve parentesi Baldini e la classifica parziale tra la settima e la nona vede desolatamente il Perugia ultimo con zero punti (le tre sconfitte con Pisa al Curi, a Como e in casa col Sud Tirol). La 12.a è quella che comprende le prime tre partite dell’era Castori-bis, iniziata con la vittoria di Reggio Calabria, proseguita con la sconfitta interna col Cittadella e finita con la sconfitta di Frosinone. In quelle partite, aldilà dei risultati, a detta degli osservatori, il Perugia cominciò a far vedere già una prima idea di gioco “castoriano” in divenire. L’ultima classifica, è quella tra la 13.a e la 23.a giornata, cioè gli ultimi 11 turni, determinatasi dopo l’ultimo week end e la vittoria sonante del Perugia sul Brescia. E’ il periodo di piena affermazione dell’identità di gioco della squadra secondo i dettami dell’allenatore, e di maggior resa in termini di risultati, con alla base una forma fisica eccellente.
CLASSIFICA ALLA 6.A | CLASSIFICA ALLA 9.A | Differenza 7.a-9.a (Baldini) | |||
BRESCIA | 15 | TERNANA | 19 | Modena | 9 |
REGGINA | 15 | REGGINA | 18 | Ternana | 9 |
FROSINONE | 12 | FROSINONE | 18 | Sud Tirol | 7 |
BARI | 12 | BARI | 18 | Genoa | 7 |
GENOA | 11 | GENOA | 18 | Parma | 7 |
TERNANA | 10 | PARMA | 16 | Frosinone | 6 |
CAGLIARI | 10 | BRESCIA | 16 | Bari | 6 |
PARMA | 9 | CAGLIARI | 14 | Pisa | 5 |
SPAL | 9 | SUD TIROL | 14 | Ascoli | 4 |
COSENZA | 8 | MODENA | 12 | Cagliari | 4 |
ASCOLI | 8 | ASCOLI | 12 | Cosenza | 3 |
CITTADELLA | 8 | COSENZA | 11 | Venezia | 3 |
BENEVENTO | 7 | SPAL | 10 | Como | 3 |
PALERMO | 7 | CITTADELLA | 10 | Reggina | 3 |
SUD TIROL | 7 | BENEVENTO | 9 | Cittadella | 2 |
VENEZIA | 5 | VENEZIA | 8 | Benevento | 2 |
PERUGIA | 4 | PALERMO | 8 | Palermo | 1 |
MODENA | 3 | PISA | 7 | Spal | 1 |
COMO | 3 | COMO | 6 | Brescia | 1 |
PISA | 2 | PERUGIA | 4 | Perugia | 0 |
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CLASSIFICA ALLA 12.a | Differenza 10.a-12.a (prime tre Castori bis) | CLASSIFICA ALLA 23.a | Differenza 13.a.-23 .a (ultime 11 Castori bis) | ||||
FROSINONE | 27 | Frosinone | 9 | FROSINONE | 51 | Frosinone | 24 |
REGGINA | 22 | Ascoli | 7 | GENOA | 40 | Perugia | 19 |
GENOA | 22 | Palermo | 7 | REGGINA | 39 | Sud Tirol | 19 |
TERNANA | 21 | Pisa | 7 | SUD TIROL | 38 | Palermo | 19 |
BARI | 20 | Spal | 6 | BARI | 36 | Genoa | 18 |
PARMA | 19 | Como | 6 | PALERMO | 34 | Modena | 18 |
ASCOLI | 19 | Sud Tirol | 5 | PARMA | 33 | Reggina | 17 |
BRESCIA | 19 | Cittadella | 5 | TERNANA | 33 | Pisa | 17 |
SUD TIROL | 19 | Reggina | 4 | CAGLIARI | 32 | Bari | 16 |
CAGLIARI | 16 | Genoa | 4 | PISA | 31 | Cagliari | 16 |
SPAL | 16 | Parma | 3 | MODENA | 31 | Venezia | 15 |
CITTADELLA | 15 | Brescia | 3 | CITTADELLA | 27 | Parma | 14 |
PALERMO | 15 | Perugia | 3 | ASCOLI | 26 | Como | 14 |
PISA | 14 | Ternana | 2 | PERUGIA | 26 | Cittadella | 12 |
MODENA | 13 | Bari | 2 | COMO | 26 | Benevento | 12 |
COMO | 12 | Cagliari | 2 | BRESCIA | 25 | Ternana | 12 |
BENEVENTO | 11 | Benevento | 2 | SPAL | 24 | Cosenza | 11 |
COSENZA | 11 | Modena | 1 | VENEZIA | 24 | Spal | 8 |
VENEZIA | 9 | Venezia | 1 | BENEVENTO | 23 | Ascoli | 7 |
PERUGIA | 7 | Cosenza | 0 | COSENZA | 22 | Brescia | 6 |
Grifo, un crescendo rossiniano
L’analisi dei numeri fotografa il passato e nulla può ipotecare di ciò che deve ancora accadere. Ma il trend del Perugia nelle ultime undici di campionato è più tipico di una squadra che lotta per le parti alte della classifica che non per la salvezza. Se si esamina la media punti a partita nei tre periodi considerati il salto di qualità è assoluto, da “crescendo rossiniano”. Nelle prime sei giornate il Perugia di Castori viaggiava ad una media di 0,67 punti a gara. Per il Grifo di Baldini, con tre sconfitte in altrettante partite, la media di zero nemmeno si può commentare e confrontare. La media delle prime tre partite (10.a-12.a) dal ritorno in panchina di Fabrizio Castori è ancora bassa (1 punto a partita) ma già superiore a quella di sette squadre della cadetteria, compresa la Ternana, a dimostrare che col tecnico marchigiano tornato in sella il Perugia era tornato ad essere in qualche modo competitivo. Infine, la media/partita dell’ultima tranche di campionato (13.a-23.a) è pari a 1,73 a gara.
Media da play off, ma piedi in terra!
Una media che, proiettata sulle 38 partite dell’intero campionato, significherebbe 65 punti finali, ovvero play off pieni: Negli ultimi tre campionati (a venti squadre come quello in corso) quel punteggio sarebbe valso il terzo posto finale nel 2019-20 e nel 2020-21 ed il sesto nel 2021-22. Comunque, se si vuol restare coi piedi per terra -esercizio dovuto quando si parla di ipotesi fondate sui numeri per un fenomeno complesso come il calcio- quella media, proiettata sulle 15 partite rimanenti, significherebbe per il Grifo la conquista di 26 punti (25.95, per l’esattezza). I quali, sommati ai 26 attuali, porterebbero il Perugia a veleggiare in acque assolutamente tranquille (51/52 punti finali).
Ancora venti punti per la salvezza: non facile, ma possibile.
Noi, come abbiamo già illustrato in un nostro articolo recente (https://lnx.tifogrifo.com/facciamo-i-conti-un-po-perche-il-perugia-puo-salvarsi/205951/) pensiamo che per mantenere la categoria dovrebbero bastare, alla fine, 45/46 punti. In altre parole, la squadra di Castori per salvarsi dovrebbe conquistare, negli ultimi 15 turni, circa 20 punti, alla media di 1,33 a partita, bel al di sotto di quella tenuta nell’ultimo periodo. O, se si preferisce, sarebbero sufficienti 5 vittorie, 5 pari e 5 sconfitte, oppure, anche 4 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte. Non diciamo che sia facile, perché bisognerà fare i conti, nel finale di campionato, con squadre che lotteranno per salvarsi o per essere promosse e nessuno regalerà nulla. E bisognerà anche vedere in che misura la attuale forma atletica e mentale smagliante potrà essere conservata dai ragazzi in biancorosso. Però, viste le ultime partite, francamente ad oggi ce la sentiremmo di scommettere che anche l’anno prossimo il Grifo volerà sui cieli della serie B.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia