Perugia-Brescia 1-0. Grifo solido e tatticamente perfetto, Brescia grandi firme annientato.
Scritto da Redazione il 16/10/2021Quella del Perugia contro il Brescia è una vittoria da incorniciare e tener bene a mente. Non solo per i tre punti che mancavano al Curi da tempo. Ma per la conferma di solidità fisica e mentale e per la sagacia tattica di cui la squadra ha dato prova, tutta ascrivibile alle idee di mister Alviniè. La partita è stata combattuta fin dall’inizio, con i grifoni sempre pronti all’uno contro uno che nulla ha concesso agli uomini di Inzaghi in ogni zona del campo. Il Brescia, fin qui macchina da gol, stavolta non ha praticamente mai tirato in porta e questo è un primo dato. Sul piano tattico, il centrocampo biancorosso, orchestrato da Segre (sua miglior partita e migliore in camp insieme ad Angella) e con Ghion molto attivo, ha impedito ai dirimpettai lombardi di servire in profondità Palacio e compagni, costringendoli ad andare a ricever palla sugli esterni, dove il Perugia non ha concesso spazi con Falzerano e Lisi, ottimamente supportati da Dell’Orco e Sgarbi. Kouan, che ha francobollato Il regista Van de Looi, ha completato l’operazione-museruola del mastino Brescia. La prova della difesa in blocco è stata solida e concreta, con Chichizola mai impegnato ma capace di dare sicurezza al reparto nei momenti chiave, come con l’uscita alta allo scadere del 94’ che ha tolto al Brescia ogni speranza. Solo nel secondo tempo il Brescia ha guadagnato un po’ campo, ma in maniera inoffensiva, nonostante ad un certo punto avesse schierato tutta la sua artiglieria pesante. Il Perugia ha sempre dato l’l’impressione di controllare e spesso è ripartito senza riuscire a trasformare situazioni e occasioni che pure si è costruito, vuoi per mancanza di un pizzico di fantasia (Falzerano, per il resto autore di una ottima prova, negli ultimi venti metri può dare qualcosa di più sotto questo aspetto). Ma va detto che gli uomini di Alvini forse non riescono a sfruttare in avanti al meglio le occasioni anche perché fanno tutti un grandissimo lavoro in fase difensiva e questo oggi (come già a Benevento, Cremona e Frosinone) ha impedito al Brescia di costruire da dietro. Lo sanno bene gli attaccanti De Luca e Matos, che si sono spolmonati sui portatori di palla e, nei momenti più difficili, sono riusciti a portar su e tenere alta la squadra. De Luca ha poi il merito di aver segnato il rigore che ha deciso il match. Un episodio, si dirà, ma intanto il Perugia ha avuto il merito di cercare per tutta la partita queste situazioni. E, poi, ha saputo costruire una gestione oculata, organizzata e coraggiosa della partita su quell’episodio. E anche questo è un merito da non sottovalutare, un segno di maturità e di forza mentale.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia