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Nella calza della Befana del Perugia, molto carbone: Spal-Perugia (1-1)

Scritto da il 05/01/2025

Il campionato riprende in mezzo alla stucchevole confusione provocata dalla riapertura del calciomercato, che chiuderà a mezzanotte del 3 febbraio, e che rappresenta la ricca befana dei procuratori. In tutte le squadre c’è fibrillazione tra arrivi e partenze. Spal e Perugia, oggi, di fronte, al “Paolo Mazza”, pongono molte speranze su nuovi possibili acquisti per migliorare l’organico e risalire dalle zone basse della classifica dove ora sono relegate. E dove meritano di starci, dopo la prestazione di oggi. Un pareggio che premia più la Spal che il Perugia, perché la squadra di Andrea Dossena ha giocato, dal 43’, con un uomo in meno per l’espulsione, per doppia ammonizione, di El Kaddouuri. Fino a quel momento la partita era stata equilibrata con molti capovolgimenti di fronte seppure senza grosse occasioni. Più vicino, comunque, ci sono andati i grifoni con Lisi sia al 6’ per un rinvio sbagliato di un difensore estense, sia al 16’ con il pallone che ha sfiorato il palo alla sinistra di Galeotti. Ma nel secondo tempo la squadra di casa ha mostrato chiaramente di essere in evidente difficoltà non solo per l’inferiorità numerica, ma anche dal punto di vista tecnico e soprattutto tattico. I giocatori biancorossi, però, pur dominando, facevano un eterno, noiosissimo giro palla, tirando spesso in porta, ma senza mai colpire il bersaglio, peraltro contro una difesa, tra le peggiori del campionato e sempre in affanno. Per sbloccare il risultato c’è voluta una prodezza di Di Maggio, il migliore del Perugia, che, al 66’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ha battuto, con un gran tiro, l’incolpevole Galeotti. Il minimo risultato con il massimo sforzo. A quel punto c’era una sola cosa da fare: alzare il ritmo e segnare un altro gol per chiudere la gara; il Perugia, invece, ha continuato a fare quello che aveva fatto fino a quel momento, infinità di passaggi senza convinzione e nessun tiro veramente pericoloso. La Spal, non avendo nulla da perdere, ha cercato di reagire il qualche modo, ma senza le distrazioni della difesa del Perugia non c’è l’avrebbe fatta, così hanno lasciato libero il giocatore che, per il suo passato, era il primo da marcare, cioè il quarantenne Mirco Antenucci ed è stato proprio lui, al 73’, a beffare Albertoni e rimettere in parità un match che fino a quel momento era nettamente a favore dei grifoni. Ma le partite non si vincono ai punti, si vincono con i gol e il Perugia, anche oggi, si è visto essere senza un vero bomber. Il presidente, il direttore generale e l’allenatore ora hanno avuto l’ennesima dimostrazione di ciò che veramente serve alla squadra: un cannoniere; certo, lo so, merce rara, e costosa, specie a gennaio. Riusciranno i nostri eroi a trovare, ai saldi, l’uomo che serve?

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

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il 05/01/2025.
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