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Il Perugia attende il Brescia per il recupero. Tiene banco il caso Nura, ma Breda invita alla concentrazione: “Pensiamo al campo”

Scritto da il 05/03/2018
Dopo dieci giorni senza giocare, il Perugia torna in campo e attende il Brescia per il recupero del match saltato per neve lo scorso 27 febbraio. Una vigilia turbata dal caso Nura, il laterale destro fermato dai medici per almeno un mese per problemi fisici. Lo abbiamo appreso dal comunicato redatto sul sito della Roma, squadra che ne detiene il cartellino, ripreso in seguito da quello del Perugia:
Mercoledì 28 febbraio 2018, Abdullahi Nura, è stato sottoposto a controlli cardiologici programmati dai quali sono emersi reperti che hanno reso necessario un periodo di riposo dall’attività sportiva di trenta giorni, successivamente al quale verranno ripetuti gli accertamenti del caso.

Il calciatore nigeriano si trova attualmente in prestito al Perugia“.

Niente di allarmante, ma è chiaro che il giocatore dovrà stare fermo almeno un mese. Assieme a lui mancherà anche Zanon, alle prese con un affaticamento muscolare.

Mister Roberto Breda tuttavia cerca di concentrarsi sul campo, per cercare di ottenere una vittoria che darebbe ulteriore linfa alla classifica: “I giorni di stop sono stato nove sia per noi che per loro. Al di là di quelle che possono essere le letture c’è una situazione di equilibrio. È compito nostro trovare soluzioni e non scuse. Conterà essere compatti e scendere in campo con grande spirito di sacrificio. Concentriamoci sulla partita di domani”.

Il lungo periodo senza impegni agonistici non ha intaccato lo stato di salute del gruppo: “Abbiamo svolto allenamenti particolari, la squadra sta bene. Diamanti? Dobbiamo solo capire il suo minutaggio, ma ogni ogni cresce sempre di più. Ci darà una grande mano, ma non dobbiamo caricarlo di grosse responsabilità”.

Domani niente turnover :”Verrà spostato più avanti. Mi piace l’atteggiamento di tutti, anche da parte di chi gioca meno. L’approccio è da squadra vera ed è questo che dobbiamo mantenere. Del resto queste caratteristiche le devi cercare, non vengono da sole”.

La graduatoria migliora sempre di più, ma il tecnico vola basso: “Fare calcoli è pericoloso, non dobbiamo essere superficiali. Non significa mettere le mani avanti, vogliamo solo dare la giusta importanza alle gare che ci aspettano. Prima di Parma, Palermo e Frosinone ci davano con un punto, invece ne abbiamo fatti sette. Nel calcio bisogna pensare a quello che si fa e non ai calcoli”.

Il tecnico si sente infine sempre più integrato nel tessuto cittadino: “Io sono legato molto alla mia famiglia. Quel poco che esco vedo che l’entusiasmo sta crescendo, ma so che basta poco perchè avvenga il contrario. Mi piace concentrarmi sul lavoro. Perugia ha dei capolavori fantastici, penso a San Pietro, che ho scoperto per caso, e che sembra un museo più che una chiesa. Poi Assisi la conoscono tutti…”.

Enrico Fanelli – TifoGrifo.com

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il 05/03/2018.
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