Genoa-Perugia 2-0. La qualità fa la differenza. Grifo in ritiro per il rush finale.
Scritto da Redazione il 15/04/2023Una sconfitta annunciata si concretizza sul campo senza scampo. Vince il più forte, basterebbe dire questo per sintetizzare la partita. Il Perugia tiene testa al Genoa solo per la prima mezz’ora, quando il pressing uomo contro uomo chiude ai padroni di casa tutti gli spazi e le linee di passaggio. Era questa la partita che il Perugia doveva fare e ha fatto, finché ha potuto. Poi, però, allentata inevitabilmente la morsa, il Perugia ha subìto l’iniziativa del Genoa per tutto il resto del match. I rossoblu di Gilardino hanno collezionato numeri impressionanti su possesso palla, occasioni da gol e precisione nei passaggi. I due gol sono arrivati, è vero, su altrettanti errori dei difensori umbri, ma il Genoa può recriminare su tante palle gol sventate da Furlan, che è stato l’unica nota positiva della giornata. E il Perugia? Niente in avanti e a centrocampo, nessuna sovrapposizione, nessun taglio, solo palle buttate in avanti sperando in qualche situazione casuale da sfruttare. E, poi, le già richiamate amnesie di una difesa che comunque non può risentire positivamente dei continui cambi di uomini: oggi è toccato ad Angella sedersi in panchina. E così arriva la diciassettesima sconfitta su 33 partite, terza consecutiva. Certo, i punti persi su cui recriminare maledettamente sono altri ma, anche oggi, il Perugia, andato sotto, si è smarrito, non ha saputo più costruire letteralmente nulla, ha dimostrato tutti i propri limiti tecnici e di personalità, che sono il vero dato che spiega il campionato fatto fin qui e getta molti dubbi anche per le ultime cinque gare di campionato, dove sono previsti quattro scontri diretti da brividi. Perché la domanda è appunto questa: come farà il Perugia visto nelle ultime partite, in crisi di gioco e di risultati, a vincere queste partite delicate? Con quali risorse tecniche, con quali potenzialità in attacco, con quale approccio mentale, visto che la squadra è in evidente stato ansioso? Con quali uomini, viste anche le tante assenze pesanti? I grifoni oggi hanno tenuto abbastanza bene sul piano caratteriale e dell’approccio al match, e questo è un piccolo segnale positivo. Ma questo non può bastare. Occorrerebbe ritrovare l’autostima e il gioco di qualche tempo fa, che non era solo “palla in avanti a casaccio”. Gli altri risultati nel complesso non sono stati sfavorevoli al Perugia: diciamo che oggi ai grifoni conviene attaccarsi a questo per continuare a sperare dal ritiro di Cascia, dove la squadra da lunedì cercherà di riordinare le idee.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia