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Gadtch Perugia calcio a 5. Intervista a Michele Sisani

Scritto da il 22/02/2018

PERUGIA – La vittoria di sabato scorso contro i Cesena ha riacceso i colori in casa della Gadtch Perugia calcio a 5, che sta affrontando il girone di ritorno del campionato nazionale di serie B. Una vittoria, una grande prestazione di cuore, che ora è chiamata al bis, anche se sabato in casa della capolista CastelFidardo per i ragazzi di Marco Veschini sarà veramente dura. A spaccare il match contro il Cesena ci ha pensato Michele Sisani, volto storico del futsal umbro che ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, di essere ancora decisivo…

“Sabato è stata una bella partita, equilibrata e in bilico fino all’ultimo secondo – racconta Michele Sisani che sabato ha realizzato il gol vittoria – siamo contenti perché abbiamo giocato alla pari con un avversario forte e ben organizzato. All’inizio nei primi 10 minuti il Cesena ci ha messo in seria difficoltà con un grande ritmo e un possesso palla decisamente superiore al nostro, poi pian piano siamo riusciti a trovare le giuste distanze, a chiudere meglio gli spazi e a ripartire molto bene ogni volta che riconquistavamo la palla. Non è stato semplice, perché loro sono passati in vantaggio già al 2’, noi comunque siamo stati bravi a compattarci e reagire, e già alla fine del primo tempo onestamente meritavamo il pari, perché abbiamo creato diverse occasioni tra cui un palo ai limiti della fisica con Oubakrim. Il pari è poi arrivato nel secondo tempo su tiro libero di Amendola, che subito dopo ha avuto la possibilità di raddoppiare con un altro tiro libero, purtroppo ben parato dal portiere avversario. Comunque non ci siamo scoraggiati, ma a differenza di altre occasioni abbiamo continuato a fare un discreto gioco”.

Sensazioni positive per tutta la gara quindi?

“Le sensazioni erano buone ed eravamo tutti convinti che si poteva portare a casa il risultato pieno. Il gol vittoria è arrivato grazie ad un’ottima azione di pressing di Reitano e dal seguente assist preciso e puntale di Ciafardini, io ho dovuto solo farmi trovare libero e spingere in rete la palla. Nelle fasi finali quando il Cesena ha inserito il portiere di movimento, giocoforza ci siamo dovuti difendere. A due minuti dal termine ho anche avuto un’altra chance per chiudere il match, ma purtroppo ho colpito il palo, peccato perché avremmo potuto gestire con più tranquillità gli ultimi istanti della partita. Alla fine comunque è andata bene e abbiamo portato a casa la vittoria, che era la cosa più importante. Il pareggio non sarebbe stato ingiusto, ma durante la partita siamo cresciuti molto, gradualmente abbiamo preso l’iniziativa, creato molte occasioni da gol e concesso poco agli avversari…quindi direi che tutto sommato è stata una vittoria meritata. Sono stati 3 punti importanti per il morale, siamo tornati a vincere in casa e soprattutto abbiamo lasciato l’ultimo posto della classifica”.

Parlando in generale della stagione, in estate hai deciso di rimanere a dare una mano alla Gadtch, con il tuo carattere e la tua esperienza…

 “A dicembre dello scorso anno, a seguito di una parentesi con il Montebello conclusasi anzitempo e con un brutto infortunio, ho chiesto a Gabriele Gaggia, con il quale ho sempre avuto un ottimo rapporto di amicizia e fiducia reciproca, di poter ricominciare ad allenarmi insieme alla Gadtch. Ho trovato subito le porte aperte, e poco dopo il mister e la società mi hanno chiesto di far parte di quel fantastico gruppo che la scorsa stagione ha vinto sia la Coppa Umbra che Campionato di C1. Ne approfitto per ringraziare Gabriele, tutto lo staff tecnico, ma in primis il mister Marco Veschini e tutti i miei compagni (vecchi e nuovi) per la splendida accoglienza, la fiducia e per avermi sempre fatto sentire parte integrante del gruppo. Quest’anno il minimo che potessi fare era rimanere a disposizione e cercare di dare il mio contributo sia fuori che in campo, per quanto l’età e i miei impegni lavorativi permettano. In quest’ultima parte del campionato sto avendo più spazio, complici purtroppo anche diversi infortuni e squalifiche, e cerco di farmi trovare pronto dando il massimo in campo. Comunque ci tengo a sottolineare che minuti giocati a parte è già un piacere e un onore fare parte di questo gruppo di bravi giocatori e altrettanto bravi ragazzi”.

 Come giudichi la stagione, e come hai visto reagire il gruppo durante questo periodo?

“Finora è stata altalenante con alti e bassi: buone prestazioni, la qualificazione alla seconda fase della coppa nazionale, ma anche poche vittorie e qualche brutta sconfitta di troppo. Non ci siamo mai abbattuti troppo per le sconfitte, né esaltati per le prestazioni positive e questo equilibrio ritengo sia un ottimo segnale di crescita almeno a livello di mentalità. Sapevamo che il salto dalla C1 alla serie B sarebbe stato molto impegnativo e che quest’anno sarebbe stata una stagione per così dire di adattamento. Infatti per molti di noi è la prima esperienza a livello nazionale e la società ha fatto una scelta molto chiara fin dall’inizio: puntare sul gruppo che ha guadagnato la promozione inserendo qualche elemento di talento e di provenienza locale. Dal punto vista tecnico abbiamo un buon gruppo, con diverse ottime individualità che si sono già messe in luce anche in questo campionato, forse manca ancora qualcosa a livello tattico e di esperienza, e questo in partite con il tempo effettivo e con avversari molto ben organizzati si paga. Comunque a mio avviso il gruppo ha un grosso margine di miglioramento, e questa squadra può e deve crescere ancora molto per diventare competitiva in ogni partita e riuscire ad imporre il proprio gioco”

Sabato il difficilissimo match contro il CastelFidardo, come ci arrivate?

“Il match di sabato prossimo è molto difficile, quasi proibitivo se pensiamo anche alle nostre assenze (Enrico e Mattia insieme agli infortunati Pagliaro e Picchiarelli), ma bisogna ricordarsi che gli obbiettivi e le ambizioni delle squadre sono diametralmente diversi. Questo non significa che partiamo già sconfitti e che andremo a fare la vittima sacrificale. Personalmente ritengo sia per noi una prova di maturità, un’occasione per misurare il nostro livello contro un avversario che sicuramente ci metterà in seria difficoltà per tutta la partita, dovremo cercare di limare il più possibile gli errori e sfruttare al massimo le rare opportunità che il CastelFidardo ci concederà, ma per fare questo dovremo mantenere alta la concentrazione per tutti i 40 minuti. Per fortuna la vittoria dell’ultima partita ci permette di affrontare un po’ più sereni questo impegno, quindi l’obbiettivo di sabato sarà quello di dare il massimo e uscire dal campo a testa alta e senza recriminazioni a prescindere dal risultato finale”.

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