Frosinone-Perugia 1-3. Il Grifo soffre, ragiona e trionfa. Ora play off a un punto.
Scritto da Redazione il 24/02/2018
Che il Perugia potesse fare lo scherzetto a Frosinone era nell’area. La vittoria sul Palermo, l’arrivo di Diamanti, i toni distensivi del comunicato dei gruppi della nord in settimana, sembravano aver creato il miglior clima ambientale, dopo mesi di bufera. Insomma, alla vigilia c’erano tutte le condizioni perché il Perugia di Breda potesse giocare la sua partita contro una corazzata del campionato. Una partita nella quale Breda ha potuto esaltare la sua tattica difensiva, ma senza rinunce preventive a colpire. Equilibrio e capacità di ragionare e scegliere la cosa più utile da fare in ogni momento, questo l’aspetto più importante della prestazione del Grifo in Ciociaria. Insieme alla determinazione e allo spirito di gruppo.
L’inizio della partita è sembrato mettere in discussione i piani del Perugia, perché I frusinati hanno attaccato a testa bassa, tirando in tutti i modi e da tutte le posizioni. Pali, cross insidiosi, parate di Leali, grifoni costretti a difendersi dentro l’area, con grande sacrificio di tutti in fase di non possesso. Il gol al 9’ di Soddimo sembrava così aprire una giornata da incubo. Ma cinque minuti dopo un’invenzione di Bandinelli in verticale ha messo Cerri davanti alla porta ciociara in condizione di mettere dentro il pari. La sofferenza è ricominciata subito, perché la squadra di casa, come se niente fosse successo, ha continuato a giocare e, soprattutto, a concludere utilizzando tutte le palle, anche quelle sporche. Due parate super di Leali hanno tenuto in piedi i grifoni fino al finale di tempo, quando Soddimo, il migliore dei suoi fino a quel momento, ha scalciato a terra, da fermo, Colombatto sotto gli occhi dell’arbitro. Ghersini (ottima e autorevole la sua prestazione) ha tirato fuori il rosso e, da quel momento, la partita è cambiata. Infatti, nella ripresa il Frosinone non ha più spinto e si è messo ad aspettare il Perugia, sperando nella giocata in ripartenza. Ma i grifoni non sono cascati nella trappola, hanno tenuto ritmi bassi e fraseggio lungo, aspettando a loro volta il momento buono per colpire. Momento che è arrivato alla mezz’ora quando Cerri ha rafforzato la sua già solida fama di assistman e in spaccata ha servito in profondità a Mustacchio, che ha infilato il 2-1. La partita è finita qui perché il Frosinone, pur mettendo dentro Koné e Dionisi, non è riuscito a creare altro che qualche mischia in area perugina, ferma restando la pericolosità potenziale dei frusinati in attacco, specie sui calci piazzati. E, anzi, il Perugia ha completato il suo capolavoro di cinismo con un’altra imbucata in verticale di Colombatto per Buonaiuto, entrato al posto di Bandinelli proprio per sfruttare la verticalità. Tre a uno, Frosinone schiantato, e grifoni a festeggiare sotto il settore dello Stirpe dove erano assiepati i tifosi biancorossi. Ora martedì sera (temperatura polare permettendo) arriva al Curi il Brescia, squadra in gran forma. E contro la quale non si potrà giocare aspettando, ma Breda, statene certi, già sta studiando lo scacchiere.
DAniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia