È il giorno di Alessandro Diamanti. L’ex nazionale presentato al Museo: “Mi piace essere umile e parlare poco. Mi metto a disposizione dei compagni”
Scritto da Redazione il 19/02/2018Prima domanda classica. Perchè Perugia?
Ho fatto una chiacchierata con il presidente e mi è piaciuto. La piazza poi mi è sempre piaciuta, sin dai tempi di Nakata e Ravanelli, ed in oltre i tifosi sono molto attaccati alla squadra. Questo è sicuramente un aspetto importante.
L’accordo sarà valido fino a giugno. C’è la possibilità di proseguire?
Ci abbiamo messo tre minuti per trovare l’accordo. Ora pensiamo a questi mesi che mancano alla fine della stagione e poi vediamo…
Qual’è il tuo grado di condizione fisica?
Mi sono allenato con mister Mariani, il tecnico degli allievi nazionali del Bologna, che ringrazio.
Perché hai rifiutato l’estero?
Ho già avuto un’esperienza anni fa e sinceramente non avevo voglia
Cosa intendi di promettere ai tuoi nuovi tifosi?
Non intendo vendere sogni, sono una persona umile che parla poco. Vantaggio voglio lavorare in silenzio e mettermi a disposizione dei compagni. Posso solo dire che appena indosserò questa maglia darò tutto. Non gioco dal 28 maggio, ma il lavoro e il sacrificio non mi spaventano quindi non vedo l’ora. I soldi? In questo momento non mi interessano
Il tuo numero di maglia sarà il 21. C’è una motivazione particolare?
Ho chiesto il permesso ad Andrea Pirlo, che è un mio grande amico
Chiudiamo con la partita di sabato. Quanto può valere questa vittoria?
È stato un risultato importantissimo. Ho esultato perchè non sono uno che trattiene i sentimenti. Questa squadra se gioca con umiltà può guardare avanti, se invece ti dimostri presuntuoso è facile che accada il contrario.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com