Cip Umbria: successo del seminario sugli sport paralimpici a confronto
Scritto da Redazione il 17/04/2015L’iniziativa era promossa dal Gruppo Italiano Paraequestre in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Equestri e con il Comitato Italiano Paralimpico
PERUGIA – Il Gip (Gruppo Italiano Paraequestre), in collaborazione con i comitati regionali della Fise (Federazione Italiana Sport Equestri) e del Cip (Comitato Italiano Paralimpico), ha organizzato un seminario dal titolo “Sport paralimpici a confronto: esperienze, caratteristiche e preparazione atletica”, coordinato dalla professoressa Antonella Piccotti e dalla dottoressa Stefania Cerino, entrambe appartenenti al Gip. Si è tenuto mercoledì scorso presso la sala riunioni del sesto piano del palazzo Coni di Via Martiri dei Lager a Perugia ed era rivolto soprattutto agli studenti del corso di laurea in scienze motorie e sportive dell’Università degli Studi di Perugia
Sono intervenuti anche il presidente del Cip Umbria, Francesco Emanuele, ed il presidente del Coni Umbria, Domenico Ignozza. Gli interventi altamente qualitativi – erano presenti tecnici di alto livello – sono stati tenuti da: Pierre Ouellet, referente del Parareining (una specie di monta americana per soggetti con disabilità) proveniente dal Canada; per il Sitting Volley era presente il coordinatore tecnico nazionale Luigi Bertini; per il Running Matteo Simone, psicologo dello sport dell’Aeronautica Militare, atleta di ultrarmaratona. Particolarmente coinvolgente è stato il momento in cui hanno parlato i tre atleti rappresentanti dei tre sport paralimpici: Brunella Roscetti per il parareining, Ada Ammirata per il running ed Andrea Castellani per il Sitting Volley.
«Purtroppo troppo spesso – dichiara Antonella Piccotti – quando si parla di sport per disabili, soprattutto ai vertici, si pensa subito a quante medaglie si posso ottenere a grandi livelli. Lo sport nella disabilità deve, invece, essere vissuto come un modo per stare bene, per essere integrati in un gruppo con il quale si condivide il piacere di praticare quello sport. È questo il messaggio che voleva dare questo seminario».