In… sidecar – pensieri ed opinioni sul Perugia. Salutato Caserta, Il Grifo abbraccia Alvini. Il punto
Scritto da Redazione il 18/06/2021
Monta in sidecar vecchio mio. Ne abbiamo di cose da dire.
Comincerei con la promozione dell’Alessandria. Quali sono le tue considerazioni?
Sottolineerei ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, lo straordinario lavoro compiuto da Fabio Caserta. La corazzata Padova – importante a mio avviso il divario della rosa biancoscudata con quella del Perugia – si è arresa ai calci di rigore. Capisci quant’è stato complesso ed articolato raggiungere la promozione in serie B?
Assolutamente d’accordo. Bravo il Mister a tenere la squadra sul pezzo. La differenza l’ha fatta l’allenatore. Se a Padova hanno mollato con sei punti di vantaggio, a Perugia il mister ha tenuto la squadra sulle corde nonostante l’importante divario a sole quattro gare dal termine del campionato. L’allenatore conta tanto. A proposito di allenatori, che mi dici di Alvini?
Un tecnico che predilige un calcio equilibrato sia nella fase di possesso che in quella di non possesso. Si tratta di un allenatore che ha tanta gavetta alle spalle, che ha vinto un campionato di Lega Pro con la Reggiana e che, complici una serie di situazioni poco fortunate, è retrocesso. Credo sia importante non esaltare il Mister con inutili paragoni. Lasciamolo lavorare tranquillo. Sovraccaricare l’ambiente di aspettative non è salutare.
È una scelta che ti convince?
Ti dico sinceramente che se il Perugia lo avesse scelto all’indomani della vittoria del campionato di Lega Pro con la Reggiana, ne sarei rimasto estremamente entusiasta. Bisognerà comprendere quante scorie ha lasciato la recente retrocessione lungo la via Emilia.
Alvini predilige il 3-4-1-2. È un modulo che ti piace?
Sono sempre stato attratto da un calcio propositivo ma al tempo stesso concreto e pragmatico. Il trequartista alle spalle delle due punte mi ha sempre convinto. Minesso, per esempio, mi convincerebbe molto alle spalle delle due punte.
Assolutamente d’accordo con te. Minesso è un calciatore che mi piace e che confermerei. Vogliamo dimenticare le due reti alla Triestina? Ricordi quanto abbiamo gioito?
E chi se lo scorda. A proposito di trequartisti, ci sarebbe anche Falzerano, ma bisognerà vedere se resterà.
Potrebbe rimanere, anche se il Brescia del suo ex allenatore Inzaghi – che lo ha allenato a Venezia – potrebbe fare un tentativo. Passando al terzetto difensivJo, confermerei Monaco e spero che la società possa mettere nero su bianco il rinnovo del contratto.
Hai detto bene, anche perché il terzetto Angella-Sgarbi-Monaco rappresenterebbe una garanzia per la categoria. Un terzetto molto più forte di quello che Alvini aveva a Reggio Emilia.
Chi altro vedi adatto al calcio di Alvini?
Sicuramente Kouan, Sounas e Di Noia, tre centrocampisti abili in entrambe le fasi e ben propensi al sacrificio. Di Noia è veramente forte, e spero che le problematiche fisiche lo lascino finalmente in pace. Naturalmente Elia, a patto che resti, anche se non è così semplice.
Cambierei qualcosa sugli esterni. Terrei Crialese, magari come alternativa, poi farei un restyling. Anche in attacco. A proposito, chi confermeresti?
Ti sembrerà strano, ma terrei Vano. È un calciatore che, a mio avviso, non ha ancora espresso il suo potenziale. Fisicamente è possente ed avrebbe tutto per imporsi. Sono quei calciatoriJ – la storia del calcio ne è piena – che esplodono tardi. Se esplodesse altrove mi mangerei le mani.
A proposito di esplosioni, questa chiacchierata mi ha fatto esplodere una fame da lupi. Accosta il sidecar amico mio. Siamo arrivati al nostro solito bar. A cosa brindiamo?
Al futuro del Grifo, che sia ricco di soddisfazioni e di successi.
Con lo champagne?
Calma, per il calcio champagne c’è tempo. Per adesso mi accontento di un buon caffè.
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