Il Grifo in analisi – le malelingue lungo la A14 non raggiungeranno mai la E45. Chi non è pronto alla battaglia emuli il Conte Baglioni
Scritto da Redazione il 10/08/2020
Lo sai cosa fa, lo sai con chi va e con chi si vede? Maledette malelingue, cantava Ivan Graziani, ed aveva ragione. Una di queste – non fiorentine – in viaggio lungo la A-14 con partenza da Pescara direzione Perugia, riporterebbe di un presunto accordo già raggiunto tra Oddo e Sebastiani. Il premio sarebbe, naturalmente, la panchina del Pescara per il campionato 2020/21. Sciocchezze che lo stesso Sebastiani ha prontamente e tempestivamente smentito. Un farlocco tentativo messo in atto da qualcuno per sminuire la professionalità di Oddo ed intaccare la fiducia del Perugia. Potremmo definirli mezzucci che non sortiranno alcun effetto.
Il Perugia affronterà i suoi demoni, quei mali oscuri che l’hanno trascinato verso le porte del regno dell’Ade. Oddo affronterà il Pescara – non il Real Madrid – una squadra di tutto rispetto, ma ampiamente alla portata del Grifo, visto che ne ha condiviso la medesima posizione in classifica ed un percorso molto simile. Entrambe sono passate dall’alta classifica al playout. Emotivamente si tratterà di una sfida complicata, soprattutto per Oddo, dato che prima del calcio d’inizio le curve della memoria lo porteranno a solcare gli angoli dei ricordi più dolci. Ma si tratterà di un attimo, pronto a farsi da parte quando la partita comincerà.
L’obiettivo è complesso, e chi crede di avere più chance contro il Pescara rispetto al Trapani, ha fatto male i conti. Il Perugia ha qualcosa in più in attacco, reparto che – è bene ricordare – soprattutto nel girone di ritorno, ha sparato a salve. Il Pescara ha un centrocampo fisicamente – e forse anche tecnicamente – più completo di quello biancorosso. Ma questi sono dettagli, ciliegine su una torta in cui gli ingredienti che dovranno fare la differenza saranno la voglia di vincere e l’astuzia necessaria per fronteggiare simili impegni.
Si metta da parte quell’impulsività capace di giocare brutti scherzi anche ai più esperti – leggasi Angella – e si lasci spazio a chi sente di poter dare qualcosa alla causa del Grifo. Chi non se la sente prenda esempio da Rajkovic, riponga la maglia biancorossa nel cassetto, ritiri armi e bagagli e sposi un’altra causa. Emuli – come dicono a Perugia – il Conte Baglioni. In queste due partite – centottanta minuti più eventuali supplementari e rigori – servirà gettare il cuore oltre l’ostacolo. Spazio solo a chi vuole essere protagonista positivo, perché di comparse Perugia non ne ha bisogno.
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com
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