Playoff scudetto, la Sir Conad Perugia parte bene, ma quanta fatica con Ravenna!
Scritto da Redazione il 10/03/2018Pericolo scampato. Devono averla pensata così buona parte dei Sirmaniaci e degli addetti ai lavori presenti al Palaevangelisti. La Sir Conad Perugia ha impiegato quasi due ore per avere ragione di una Bunge Ravenna che si è presentata in Umbria con il coltello tra i denti, decisa a non lasciare nulla di intentato. Merito di di Nicholas Marechal, ben 25 punti, e Paul Burchegger, 20 volte a referto, che hanno letteralmente messo a ferro e fuoco la retroguardia bianconera. A salvare i ragazzi di Bernardi sono stati Ivan Zaytsev, 15 punti, la coppia centrale Anzani – Podrascanin, 10 punto a testa, e soprattutto Atanasijevic, 17 punti. Proprio il cannoniere serbo merita un capitolo a parte: rimasto inizialmente in panchina per un attacco di dissenteria che lo ha colpito nei giorno scorsi, è subentrato nel secondo set vestendo i panni del trascinatore. Inoltre c’è da segnalare la defezione di Russell, che ha seguito la partita da bordo campo. Lo statunitense evidentemente non ha recuperato appieno dall’infortunio che lo ha tenuto ai box già sei giorni fa. La speranza è di riavere tutti al massimo per la trasferta di Champions di martedì ad Ankara, valevole per l’andata dei playoff a 12. Anche lì sarà fondamentale partire con il piede giusto.
Cronaca. È l’austriaco Alexander Berger a sostituire nello starting six Russell, ma a sorprendere il pubblico del Palaevangelisti, che in verità ha lasciato diversi vuoti sugli spalti, è l’esclusione di Atanasijevic in favore del connazionale Leo Andric. La mossa si rivela quantomai infruttuosa in quanto i Block Devils faticano subito a trovare le giuste contromisure, cosicchè Ravenna ne può approfittare. Diamantini e Marechal lasciano subito intendere che la Bunge non è la stessa squadra arrendevole di sei giorni fa e che al contrario si candida seriamente al ruolo di guastafeste. Ad andare in crisi sono emtrambe le fasi, sia quella d’attacco, con un Andric poco incisivo, che quella di ricezione e a testimoniarlo sono gli ace di Bucheggger, per il 2-6, e di Poglajenv (3-8), che costringe Bernardi a chiamare il primo time out della gara. La situazione non migliora, tutt’altro: Ravenna difende molto bene e contrattacca con irrisoria facilità, e il divario non fa che allungarsi. Burchegger piazza il primo significativo allungo (10-15). Anzani prova a suonare la scossa (15-17), ma è un fuoco di paglia. I romagnoli tornano a fare la partita e approfittano di tutte, ma proprio tutte le disattenzioni dei bianconeri con i vari Poglajen, Burchegger e con un Marechal davvero incontenibile. È Georgiev a portare in vantaggio i ravennati: finisce 20-25. Bernardi si decide a gettare nella mischia Atanasijevic ma la scossa inizialmente non c’è. Marechal continua a martellare (5-8) e per la Sir iniziano ad affacciarsi cattivi presagi. Un ace del francese incrementa il vantaggio (6-10), poi sono De Cecco e Anzani a ristabilire la parità (12-12). Burchegger e Marechal, quest’ultimo letale anche dai nove metri, fanno tornare ai poco più dei duemila presenti la paura (15-18). La coppia serba Magnum – Potke prova a scacciarla (19-20) e sarà un miro di De Cecco a ripristinare la parità (21-21). Si gioca punto a punto e sul filo dei nervi: Marechal regala alla sua squadra due set point (22-24), annullati con grande coraggio e determinazione da Atanasijevic. Berger e lo stesso cannoniere ribaltano tutto ed il set termina 26-24. La squadra di coach Soli sembra accusare il colpo in avvio di terzo parziale sbagliando qualcosa di troppo (3-1), ma presto riprende ad imporre il proprio ritmo. A suonare la carica è un ace di Poglajen, che lascia intendere come il discorso possa essere tutt’altro che in discesa (6-7). E di fatti Burchegger riesce ancora a far male dai nove metri (12-14), ma fortunatamente Atanasijevic e Podrascanin alzano il muro (18-15). Quando il Potke con la sua classica pipe porta Perugia sul 20-17 sembra tutto finito o quasi ma vecchi fantasmi tornano ad aleggiare sul Palaevangelisti. Orduna trova l’ace del 20-19 e lo seguono Marechal e Burchegger (20-21). È quest’ultimo a regalare ai giallorossi un altro match point ma è Anzani ad annullarlo. Si va nuovamente ai vantaggi, dove i bianconeri rischiano nuovamente di capitolare per mano di Poglajen (24-25). Con le unghie e con i denti i bianconeri riescono dapprima a mettere il naso avanti con lo Zar (27-26) e poi con Podrascanin che stampa il muro decisivo. Il match si chiude virtualmente qui. Ravenna regge nelle battute iniziali del quarto gioco per poi scomparire lentamente dal campo. Da segnalare un ace di Zaytsev a 119 chilometri orari (22-14), che fa da apripista al trionfo finale. Chiude Atanasijevic e tutto il pubblico può tirare un lungo sospiro di sollievo.
Finisce quindi tre a uno, ma per uscire indenni dalla Turchia e recitare un ruolo da protagonista nella corsa scudetto servirà una Sir radicalmente diversa.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA – BUNGE RAVENNA = 3-1
(20-25, 26-24, 28-26, 25-19)
PERUGIA: Zaytsev 15, Berger 11, Podrascanin 10, Anzani 10, Andric 3, De Cecco 2, Colaci (L1), Atanasijevic 17, Della Lunga, Shaw. N.E. – Ricci, Russell, Siirila, Cesarini (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
RAVENNA: Marechal 25, Buchegger 20, Poglajen 9, Georgiev 6, Diamantini 3, Orduna 2, Goi (L), Raffaelli 1, Vitelli 1, Gutierrez, Pistolesi. N.E. – Mazzone, Marchini. All. Fabio Soli e Luigi Parisi.
Note – Spettatori 2’012.
Durata dei set: 25’, 32’, 34’, 27’.
Arbitri – Alessandro Tanasi (SR) e Marco Zavater (RM) – Ubaldo Luciani (AN).
SIR CONAD (b.s. 18, v. 3, muri 13, errori 9).
BUNGE (b.s. 19, v. 11, muri 3, errori 12).
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com