Volere non basta: desiderare ardentemente per centrare l’obbiettivo”. Il Grifo vede le streghe in Veneto, ma quelle vere sono in arrivo al Curi
Scritto da Raffaele Garinella il 11/03/2017
(ASI) Prendiamo in prestito di parole del poeta romano Publio Ovidio Nasone per inquadrare la partita disputata dal Perugia contro il Cittadella: ci aspettavamo un Grifo che avrebbe affrontato i veneti con forza, vigore, vitalità e prestanza. Insomma la volontà sicuramente c’è stata ma il veemente, incontenibile, irrefrenabile desiderio di portare a casa l’intera posta in palio, deve essere rimasto a Perugia. In compenso, come souvenir da Cittadella, la squadra porterà con sé una valigia di rimpianti. Contro un avversario apparso ben disposto in campo ma tutt’altro che irresistibile, il Grifo avrebbe potuto e dovuto fare di più, ed invece è stata la gara meno bella disputata in questa stagione, perchè anche quando sono arrivate le sconfitte, la squadra ha sempre, attraverso il gioco, cercato di conquistare la vittoria.
Sarà dipeso,forse,dal precoce clima primaverile di questi giorni, ma l’atteggiamento messo in campo da Brighi e compagni è apparso alquanto soporoso. Gli uomini di Venturato hanno offerto una prestazione più brillante sia sotto l’aspetto mentale, sia fisico, arrivando sempre primi sul pallone e vincendo molti duelli, specie a centrocampo. Il rigore, meno netto di altri negati al Perugia, ma giustificato dal regolamento, ha premiato oltremodo un Grifo, che poco o nulla ha combinato dopo la rete di Di Carmine per conquistare i tre punti. Da un punto di vista tattico la difesa schierata con tre uomini, sin dalle battute iniziali, ha mostrato dei limiti. Le offensive del Cittadella penetravano la retroguardia difensiva eretta da Bucchi così come un coltello caldo si fa strada in un panetto di burro. Dopo lo svantaggio, nato da una palla persa a metà campo, la beffa che passeggiava a braccetto col danno, si portava via Dezi, costretto a lasciare il campo per un problema ad un ginocchio. Con l’unico centrocampista in grado di dettare i tempi fuori dai giochi, la partita appariva stregata. Per una volta, una, in questa stagione, la fortuna ha sorriso al Grifo, che ha raccolto più di quanto seminato, grazie alla rete del pareggio e agli interventi di Brignoli, travestitosi per occasione da Uomo Ragno. Abilissimo il portiere scuola Juventus ad evitare una sconfitta che avrebbe complicato il discorso relativo agli spareggi promozione; la gara, apparsa dapprima stregata, si trasformava in fatata, forse perché le streghe, quelle vere, sono attese venerdì sera al Curi, provenienza Benevento. Forza Grifo, sempre!
Raffaele Garinella – Tifogrifo.com
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