Vis Pesaro – Perugia 0-0. Grifo, un pari per la salvezza. Urgono certezze sul futuro.
Scritto da Redazione il 01/10/2024Una partita mediocre, un punto apprezzabile se letto in pura chiave salvezza, una classifica comunque in assoluto precaria e malinconica. E certezze tecniche che ancora non ci sono, con un progetto societario e sportivo che tarda a chiarirsi. Lo 0-0 di Pesaro è un brodino, col Perugia che gioca un calcio operaio, tutto sostanza, tenuta difensiva e niente fronzoli. Stavolta basta per non prenderle, ma bisogna capire se a Perugia, alla lunga, possa bastare nascondersi dietro gli alibi (che pure ci sono, leggasi l’incredibile serie di infortuni) per giustificare che più di tanto non si osa e non si può puntare più che ad una mediocrità tutt’altro che aurea. La formazione iniziale schierata da Formisano vede Amoran a sinistra in difesa e, davanti, Giunti dietro Palsson e Bacchin. Cioè, senza punte di ruolo perché Seghetti e Polizzi, gli unici attaccanti arruolabili, rimangono in panchina. E la prima frazione scorre senza sussulti, tranne un’occasione casuale per parte, con le due squadre che si annullano a vicenda mettendo in mostra solo tanto, onesto agonismo. La Vis Pesaro tiene di più l’iniziativa, è vero, ma non punge. Il Perugia mantiene equilibrio e compattezza, ma non riesce quasi mai a superare la prima linea del pressing pesarese e quindi la costruzione del gioco è affidata a lanci lunghi più o meno fatti a caso. La ripresa inizia con la Vis che accelera e crea due o tre situazioni pericolose. Il Perugia si ritira ancor più verso la propria area e solo più avanti gli ingressi di Seghetti, Ricci, Lisi e, nel finale, Di Maggio, creano maggior vivacità e costruiscono due o tre sprazzi che fanno intravvedere che la squadra potrebbe provare addirittura a vincerla. Solo gli episodi potevano sbilanciare lo 0-0, ma nessuna delle due squadre ha saputo far sua una partita sporca e senza acuti di qualità.
Daniele Orlandi . Agenzia Stampa Italia