Verre e Cremonesi si presentano: “A Perugia per il riscatto”
Scritto da Redazione il 28/08/2018Il riscatto come missione comune. Con questo chiaro intento hanno scelto di indossare la maglia del Perugia Valerio Verre, centrocampista classe 1994, reduce da una stagione a Genova sponda Samp iniziata con buoni propositi e terminata in maniera tutt’altro che esaltante (17 le presenze), e Michele Cremonesi, difensore, 30 anni compiuti lo scorso 15 aprile, che conosce bene la serie B avendola vinta due volte con Crotone e Spal, ma che deve dimenticare l’amara retrocessione dello scorso anno con l’Entella, club con cui ha militato da gennaio a giugno 2018. Dopo essersi distinti come due dei migliori in campo nell’1-1 di Brescia per entrambi arriva l’ora del primo contatto con la stampa questo pomeriggio al Museo del Grifo.
L’EMOZIONE DEL RITORNO – Per Verre si tratta di un ritorno in B proprio dopo quel 2014/15 che proprio con i Grifoni lo fece conoscere: “Mi emoziono tanto ad essere di nuovo qui perché ho passato un anno fantastico. Tornare in cadetteria non mi preoccupa affatto”. I motivi? “A Genova non ho giocato tanto, volevo tornare a farlo. Quando mi ha chiamato il presidente Santopadre non ho esitato un attimo. Intendo ringraziarlo affinché questa trattativa si chiudesse al meglio”. Lasciare la serie A per riconquistarla proprio con la maglia del Grifo?: “Sicuramente. Portare in A questa squadra e magari aiutare a farcela rimanere potrebbe essere un’esperienza costruttiva. Conta però soltanto lavorare e sono convinto che questo pagherà”. Ecco come l’ex doriano ha trovato Perugia città e squadra: “È uguale a quando arrivai quattro anni fa. Questa squadra invece, come allora, è formata da giovani e vecchi. Noi anziani dobbiamo aiutarli a far si che si imseriscano al meglio”. I tifosi devono aspettarsi un Verre diverso? “Sì, che abbia più continuità. Giocando la si può trovare più facilmente”. Sul pareggio dell’esordio: “A Brescia siamo scesi in campo con soli quattro giorni di allenamento. Difficile fare meglio. Spesso queste partite si perdono e averla recuperata, su un campo del genere, è già un buon segnale. Ora incontriamo l’Ascoli e credo che l’entusiasmo dei tifosi non può che fare bene”. Da Oddo a Nesta, due campioni del mondo: “Si somigliano molto. Hanno molte idee ed entusiasmo. Nesta è stato bravo a trasmettermele. L’importante è trovare un’idea di gioco e lavorarci su”. Sul ruolo in campo: “Il centrocampo è molto buono. Spero che essere brevilinei e veloci sia un vantaggio, giocare bene deve essere un problema per l’avversario. Per quanto mi riguarda sono a disposizione sia come mezzala che come play”. Infine, questo Perugia è più forte di quello di quattro anni fa: “Impossibile fare un paragone. Sono i miei compagni che devono esserne consapevoli”.
L’ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLA SQUADRA – L’emozione è forte anche per Cremonesi: “Questa per me è una bellissima opportunità. Ho accettato questa proposta di buon grado. Ho trovato un ambiente positivo, oltre che una bellissima città, dove si può vivere e fare calcio bene”. L’ex Spal di vittorie di campionati se ne intende, anche se “ogni stagione è storia a se, impossibile fare paragoni. Siamo una squadra buona, le aree da migliorare sono un po’ tutte. Bisogna avere continuità e cercare di trarre il massimo da ogni partita. Proprio la costanza di rendimento sarà la cosa più importante”. Sulle sue caratteristiche tecniche: “In una difesa a quattro gioco come uno dei due centrali, mentre in quella a tre non ho problemi a ricoprire tutte e tre le posizioni, anche se prediligo quella mancina”. Anche il nuovo perno della difesa torna sull’anticipo della prima giornata: “Siamo andati sotto secondo me immeritatamente. Dobbiamo ripartire da questa prestazione e cercare di migliorare un po’ tutto, in primis la fase difensiva. Obbiettivo deve essere fare risultato. La difficoltà secondo me è il fatto che non ci sonoscevamo bene ma siamo riusciti a mettere discretamente in pratica quello che ci ha chiesto il mister. Deve essere la base per le prossime partite”. A cosa è imputabile il calo di inizio ripresa? “Al fatto come detto che ci conoscevamo poco e che mancava qualche riferimento per costruire gioco. Alla fine però, dopo aver tenuto botta, siamo riusciti a farlo, cercando di stare corti e coprire la profondità riacciuffando il pareggio. Ora bisognerà trovare un compromesso tra le nostre conoscenze e quello che chiede il mister, cercando in futuro di migliorare sempre di più”.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com