Veni, Vido e quasi vici
Scritto da Federico Basigli il 28/08/2018Veni, Vido e quasi vici
Bentornati su queste pagine.
Sappiamo i terribili danni che la trasferta di Brescia aveva fatto l’anno scorso al nostro Grifo, quindi cominciamo col dire che il pareggio ottenuto in zona Cesarini al Rigamonti, pareggio peraltro sostanzialmente corretto visto l’andamento del match, è stato una sorta di rimborso della beffa subita l’anno scorso. E magari un’inversione di tendenza rispetto all’autolesionistica stagione scorsa: prendiamolo quindi come un buon auspicio.
Il Perugia, che ha completato la squadra solo pochi giorni prima di scendere in campo, ha evidenziato punti deboli e virtù da sviluppare. Vediamole.
PUNTI DEBOLI
- L’amalgama.
Non poteva essere diversamente, ma la scarsa conoscenza dei giocatori tra di loro era immediatamente percepibile in alcune fasi dell’incontro. Tutto ciò, però, fondamentalmente era già stato messo in conto e su questo, cosa più importante, ci si può agevolmente lavorare.
- Le fasce.
I problemi sono stati evidenti più su quella di sinistra che su quella di destra, però del quartetto che dovrà prendersi cura delle due posizioni esterne, quello che ha meglio figurato, per distacco, è stato sicuramente Mustacchio, che pur non al meglio ha dato il giusto sprint. Preoccupanti, nel primo tempo, le prestazioni di Mazzocchi e di Felicioli, quest’ultimo particolarmente a disagio sia in fase difensiva (beffato da Bisoli), che in fase offensiva (a parte il gol sbagliato, in generale poco propositivo). Falasco ha fatto il centrale, vedremo nelle prossime partite.
- Han.
Propositivo ma pasticcione, grida vendetta il mancato stop a seguire sul no look di Verre, che lo aveva praticamente messo solo davanti al portiere. C’è da sperare che la sua parabola perugina sia inversa rispetto a quella dello scorso anno, e che quindi sia partito male per salire di tono mano a mano. Di certo anche per lui la scarsa conoscenza del nuovo contesto non è stata facilitante per la prestazione.
PUNTI DI FORZA
- Iniziano già a manifestarsi le potenzialità dei singoli.
Verre quando si è acceso ha dato strappi che hanno fatto la differenza. L’assist ad Han, per dire. Il principino deve ampliare i tempi in cui è capace di influire sulla partita, in cui fa sentire la sua presenza, perché se migliora questa intensità per il Grifo diventa un fattore fondamentale.
- Vido ha cazzimma.
Chi legge questa rubrica ricorderà che di cazzimma ce n’è solo uno ed è quell’Ardemagni che ritroveremo da avversario tra pochi giorni. Epperò a livello di cazzimma il buon Vido sembra essere messo davvero bene. Fa la guerra con Gastaldello fino a che questi non gli rifila un cazzotto nei denti, facendosi espellere, lotta fino all’ultimo minuto e si guadagna proprio allo scadere il rigore del pareggio, trasformandolo con grande freddezza. Se tiene questi ritmi c’è proprio da divertirsi.
- Kingsley.
Gioca pochi minuti, li gioca da esterno offensivo e dimostra di essere già pronto a dare il proprio contributo. Fa quasi venire il sospetto che se dovesse servire un esterno a sinistra lui ci potrebbe stare. Stai a vedere… L’impressione è che in generale minimo minimo sarà un primo cambio del Grifo. Ma azzardo anche che secondo me sarà molto di più.
QUALCHE SPUNTO ULTERIORE
Nesta si è preso una bella responsabilità lasciando fuori in difesa sia Sgarbi che El Yamiq, decisione che qualche dubbio me l’ha lasciato. Il Brescia ha ottimi interpreti, specialmente a centrocampo, che hanno giocato insieme anche l’anno scorso. Aver tenuto botta in un contesto come questo non è un fattore da sottostimare.
In sostanza, quindi, punto utile in un contesto di grande equilibrio, dato che i pareggi sono stati ben 5 su 8 partite disputate (scrivo prima del monday night). Domenica si riapre il Curi per ospitare un Ascoli che è arrivato al pareggio, come noi, con un gol all’ultimo minuto.
Sarebbe importantissimo riuscire ad arrivare a quattro punti prima della sosta per poter poi proseguire in quel processo di amalgama che è cominciato da così poco tempo. Dopo Ascoli in teoria si tornerà a giocare il 22. In teoria. Perché il 7 si saprà quante società parteciperanno ad un campionato che è già cominciato. Va beh. Opinione personale: si finirà ad essere 22, e per il Grifo potrebbe non essere un male.
Forza Grifo e ci si vede domenica.
Federico Basigli – TifoGrifo.com