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Torgiano Perugia 0-2. Il post partita con Cangelosi, Riccardi e Rubeca

Scritto da il 14/08/2025

 
Il Perugia fa suo anche l’ultimo test prima della Coppa Italia e si può dire che sia pronto per questo appuntamento. Malgrado non avesse brillato eccessivamente (anche se ci può stare).
A margine dell’incontro il tecnico Vincenzo Cangelosi si esprime così: “Secondo me abbiamo ancora dei margini di miglioramento. Fino a questo momento siamo riusciti a fare un buon lavoro e adesso che arrivano le partite che contano mi aspetto ulteriori miglioramenti. La base è sicuramente buona”. Cosa manca allora a questa squadra: “Io leggo tante cose, tanti numeri. Io non faccio numeri. Dico solo che questa squadra secondo me ha una base, un potenziale già abbastanza buono. Chi pensa che dobbiamo vincere subito e che dobbiamo andare a prendere fenomeni in giro, che secondo me in questa categoria non esistono, non è sulla giusta strada. Tutti vogliamo vincere ma ci siamo dati due anni. Con la società stiamo lavorando, ma non faccio numeri, non dico quanto si può migliorare. Per me tanto perché ci sono tanti ragazzi interessanti, anche del settore giovanile, che per me possono essere delle sorprese”. Su Nwanege: “Credo possa dare tanto. lo avevo visto diverse volte in video ma devo dire che di presenza mi ha impressionato ancora di più. Ha tante qualità e ho un ragazzo molto interessante. E secondo me può crescere molto sia fisicamente che tatticamente”. Sulle condizioni di Lewis: “Ha avuto qualche problemino in Argentina, sta bene magari non come gli altri”. Su Matos: “Ho sempre detto che è un giocatore importante. Ha fatto tutto e sta raccogliendo la continuità che ha avuto in questo periodo. Davanti ho diverse alternative, poi vediamo chi merita di più e chi sceglierà di volta in volta, secondo anche le caratteristiche degli avversari”. Tumbarello è il centrocampista che mancava? “E’ un giocatore con doti diverse rispetto agli altri, abbiamo un po’ di tutto, dagli interditori ai giocatori di fantasia che spostati più avanti ci possono dare anche più soluzioni. Sono contento di avere cinque centrocampisti che possono fare tutti i titolari. Quello che dico è che saranno difficili le scelte ma è meglio averne di questi problemi”. Su Calapai: “Lo valuteremo di giorno in giorno e vedremo i tempi di recupero”. Chiosa finale sui giovani: “Sono felice di tutti perché si sono applicati tutti in questo momento. Magari c’è chi è più avanti, però è normale che siano dei giocatori che staranno con me ma essenzialmente sono della primavera. Vedremo chi meriterà di fare il salto. Non mi tirerò indietro perché per me è un piacere far giocare ragazzi giovani e di Perugia”.
Per Davide Riccardi una preparazione svolta finalmente per intero: “L’anno scorso l’ho fatta solo per metà preparazione, due anni fa nulla. Direi che è stata tosta ma poi sicuramente ci servirà perché è la base per iniziare una stagione. Abbiamo spinto tanto il ritiro e siamo pronti per affrontare questo campionato”. Sensazioni? “Positive perché siamo in tanti dell’anno scorso e ci conosciamo bene, sappiamo cosa abbiamo lasciato e sappiamo cosa dobbiamo andarci a prendere quindi siamo fiduciosi. Siamo carichi non vediamo l’ora di iniziare”. Un bilancio su questo precampionato: “Sicuramente ci sono stati momenti dove le gambe erano pesanti ed altri in cui era dura anche andare al campo ad allenarsi però sicuramente tutto mettiamo tutto nel bagaglio per cercare di iniziare al meglio la stagione. Personalmente ora come ora sto bene così come gli altri. Sicuramente non siamo al 100% ma sicuramente ci arriveremo prima dell’inizio del campionato”. Domenica si fa sul serio: “Finalmente arriva una partita ufficiale, non vedevamo l’ora. Non guardiamo neanche l’avversario perché l’obiettivo è solo quello di passare al prossimo turno” Il 22 quindi si comincia con il Guidonia: “Andremo in campo per un unico con un unico obiettivo, quello di vincere e quindi si punta sempre al massimo. Quest’anno abbiamo creato la mentalità vincente quindi dobbiamo solo rispondere sul campo e farlo parlare com’è giusto che sia”. Riccardi è contento di essere rimasto? “Assolutamente sì, era un qualcosa che volevo fortemente. Spero che questa stagione ci levi tante soddisfazioni”. Non sono mancati i dialoghi con Meluso: “Cerca sempre di spronarci e di tirare fuori sempre il massimo perché lui ha sempre giocato per vincere. L’ho avuto a Lecce quell’anno che abbiamo vinto il campionato e lui ci stimola fino alla fine perché conosce il valore della squadra. Sicuramente lo ascolteremo poi se arriverà qualcuno a darci una mano ben venga. Altrimenti noi siamo pronti per affrontare questo campionato”.
Partita da amarcord per l’allenatore del Torgiano Simone Rubeca: “Devo fare i complimenti alla mia squadra perché ha tenuto molto bene il campo. La differenza di categorie è percepibile sulle giocate e sui movimenti e spero che i ragazzi abbiano contribuito a mettere minutaggio al Perugia, che secondo me ha le qualità e le possibilità di avere un ruolo da protagonista nel campionato di serie C”. Sul match: “Nel primo tempo siamo riusciti a resistere un pochino di più, nel secondo meno ma sono molto molto soddisfatto”. Perugia per Rubeca significa molto: “Quando mi hanno comunicato che c’era l’opportunità di fare un’amichevole di questo tipo l’emozione è stata tantissima perché quattro anni l’ho dedicati a 360 ° a questi colori e a questa maglia per la quale tutt’ora faccio il tifo. Non mancano i ricordi, tantissimi belli qualcuno un pochino meno perché magari qualche play off andato un po’ così così però. Sono ricordi che porto dentro di me e ogni tanto li porto anche alla squadra perché ho passato degli anni dove la mentalità vincente era quella predominante ed quella che cerco di trasmettere alla mia squadra”. Il Torgiano tuttavia è un collettivo ben costruito, con un giocatore importante: “Questa società è stata anche in serie D, insomma ha fatto categorie importanti e cercheremo di fare di tutto per portarla il più in alto possibile. Avere un giocatore come Marchi, che ha fatto la serie B è stato capo capocannoniere è un lustro per me come allenatore perché avere questi giocatori è sempre piacevole oltre che essere importante per la squadra. E’ il primo ad arrivare, il primo davanti quando si corre e il primo che si mette a disposizione anche se è nei dilettanti”. Rubeca è stato anche tecnico del Perugia per qualche minuto: “Si giocava a Benevento e c’era Di Cara in panchina. Era anche una partita delicata perché avevamo le valigie nel pullman e se non vincevamo andavamo in ritiro. Al quarantaquattresimo è stato espulso, si è girato e mi ha detto “Simone mi fido di te”. E io nonostante non fossi neanche in giacca di cravatta perché mi si era rotto il vestito ho provato un’emozione unica”. C’è preoccupazione per il campionato del Grifo: “Ci deve essere perché tutte le competizioni sono difficili, ma io confido sul fatto che abbiamo un direttore sportivo come Meluso che rappresenta l’esperienza. Poi c’è un allenatore come Cangelosi che sa quello che fare e che ha avuto un buon maestro come Zeman. Mi piacciono le sue idee di calcio. Lo scorso anno ho visto poche partite giocando la domenica ma posso dire che queste due persone secondo me sono i due valori aggiunti di questo Perugia”.

Enrico Fanelli – TIfoGrifo.com

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il 14/08/2025.
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