Terza battuta d’arresto del Perugia: regressione?
Scritto da Erika Cesari il 22/02/2014
Se tre è il numero perfetto certo questo non vale per il Perugia di Andrea Camplone che stasera contro il Benevento riesce a strappare unicamente un pareggio. “Abbiamo perso un pò di smalto rispetto alle altre volte – dice Camplone, poi aggiunge – un buon punto contro una grande squadra… Eravamo meno brillanti del solito… La squadra ha dato tutto ciò che poteva dare oggi quindi non ho nulla da rimproverare… Questa squadra se non sta al cento per cento fatica un pò”, il tecnico biancorosso ammette che occorre ritrovare umiltà, e recuperare le forze in vista della prossima gara. “Abbiamo bisogno di tutti oggi… Tre giorni di relax poi si riparte”.
Cambio della guardia, un abbraccio amichevole con Camplone e il microfono passa a Brini che nel complesso si dice soddisfatto per la prestazione dei suoi, primo tempo un po’ meno, secondo tempo meglio. Non reputa il Perugia in crisi dando merito anche ai suoi giocatori che sono stati in grado di mettere in difficoltà i biancorossi. “Positiva la prestazione nel complesso”, con riguardo al fuorigioco di Negro dice ” c’era anche qualcos’altro… Lasciamo stare”.
Sta poi ad Eusepi che reputa il punto di oggi guadagnato più che perso ” molto più squadra oggi che contro Pisa dove ci abbiamo messo del nostro… Sto patendo un pò la via del goal”. Analizzando il girone di andata afferma di avere guadagnato più punti ora che non ad inizio di campionato.†
Onore all’avversario in sostanza più che demerito della squadra, questa è la mentalità con la quale oggi si sono presentati ai microfoni della sala stampa il tecnico Andrea Camplone e Eusepi che hanno messo in evidenza la valenza del Benevento, definendolo un avversario tutt’altro che semplice da affrontare e pertanto anche il risultato giusto nel complesso.†
Certo qualcosa in questo Perugia è cambiato, battuta d’arresto, recessione o solo stanchezza fisica, fatto sta che in solo tre girare i biancorossi hanno perso il primato in classifica trovandosi ora in posizione di rincorsa e non il contrario come invece in molti speravano; ma nel calcio si sa, tutto può succedere, tutto può cambiare, basta solo trovarsi pronti se e quando i diretti avversari dovessero subire anche loro una battuta d’arresto.†
Erika Cesari – TifoGrifo Web Radio Tv Perugia
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