Ternana-Perugia 1-1. All’ultimo tuffo il Grifo artiglia il pari.
Scritto da Redazione il 26/11/2017All’ultimo tuffo, di rigore e con l’uomo in meno. Così il Perugia raddrizza il derby e, nonostante una prestazione tutt’altro che epica, strozza in gola ai tifosi ternani l’urlo della vittoria, che manca ai rossoverdi ormai da tempo immemore. In un match bruttino e combattuto, il Grifo salva il risultato, e poco più. Ma nel derby il risultato è praticamente tutto e, perciò, il viatico per proseguire nell’uscita dal tunnel è comunque importante. Breda può allora ripartire dal minuto 92 del derby, per continuare la risalita. Purché, però, non si insista su scelte tattiche al limite del cervellotico, anche se in parte giustificate dalle defezioni in difesa dell’ultim’ora (Monaco con la febbre, Pajac pure, Dossena infortunato). Perché la formazione iniziale, con Del Prete con pochi minuti sulle gambe e schierato contromano e uno Zanon da insufficienza piena a destra, ha dato modo alla Ternana di sprigionare tutte le proprie energie agonistiche, che sono notevoli, e di schiacciare il Perugia sulle fasce, anche grazie ad una supremazia assoluta sui contrasti. Le tante palle che arrivavano in area dai lati, hanno messo in difficoltà la retroguardia biancorossa, anche se le conclusioni verso la porta son state poche. Il Perugia, anche per il terreno scivoloso, non è mai riuscito a giocare palla a terra e le tante palle lanciate in avanti da lontano, sono state sistematicamente preda dei difensori rossoverdi. Meglio nella ripresa con Cerri in campo, subentrato ad un evanescente Buonaiuto. Ma, anche nel secondo tempo, il Perugia ha peccato in lucidità e non è mai riuscito a far venire fuori la qualità superiore che ha e dovrebbe spendere soprattutto negli uno contro uno. Ha, però, tenuto palla con maggior costanza, anche perché la Ternana, dopo un primo tempo giocato all’arrembaggio, gioco forza è calata fisicamente. I grifoni hanno però usato poco la dote del palleggio, nella quale dovrebbero eccellere, e non hanno saputo approfittare degli spazi nelle ripartenze. Si ha l’impressione che i grifoni non abbiano ancora la capacità di interpretare bene le fasi della partita, di capire razionalmente cosa va fatto nei diversi frangenti e di imporre le doti tecniche quando è il momento. E sarà appunto questo uno degli aspetti che, se maturerà, potrebbe sancire l’evoluzione del Perugia da incompiuta inespressa a squadra di rango. Il derby raddrizzato in extremis per la gioia dei tifosi biancorossi, ieri assenti in massa al Liberati per le note prese di posizione, aiuta comunque il gruppo a pianificare con maggior calma il lavoro tecnico e quello di ricostruzione psicologica delle proprie certezze. Il pari agguantato a Terni potrebbe essere davvero un punto di partenza. A Breda e ai grifoni di saperlo far fruttare a dovere.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia