Tanti auguri Milan Rapaić, campione mai dimenticato
Scritto da Redazione il 16/08/2022
Foto di Fabio Gapsarri
“Nei biancorossi c’è… un giocatore che… dribbla come Pelè… Milan Rapaić… eh oh”. Così cantava la Curva Nord, ormai venticinque anni fa, per sottolineare le magie pennellate sul campo dal campione croato, protagonista, tra gli anni Novanta e Duemila, con la maglia biancorossa: non solo quella a tinte unite del Perugia ma anche la scacchiera della sua nazionale, tradizionale fucina di talenti, da Zvonimir Boban a Luka Modrić, passando per Robert Jarni, Davor Šuker, Ivan Perišić e tanti altri ancora.
Oggi, 16 agosto, Milan compie 49 anni e ad oltre quattro lustri dalla sua ultima apparizione con la maglia dei Grifoni, Perugia conserva ancora nella mente e nel cuore le sue reti straordinarie e i suoi assist al bacio.
Come dimenticare il gol letteralmente inventato contro il Cagliari? E il colpo di biliardo a battere Pagliuca in un vittorioso Perugia-Inter? Le potenti punizioni contro Salernitana e Pescara, oltre quella felpata a scavalcare la barriera del Piacenza per servire Nakata, pronto a segnare in rovesciata? Senza parlare del traversone “impossibile” per la testa di Petrachi in un funambolico Perugia-Roma…
Saperlo in campo, insomma, era un motivo in più, oltre la fede e la passione, per attendere con trepidazione la domenica e l’emozionante momento dell’ingresso sugli spalti.
Un’altra epoca, quella, non solo per Perugia e il Perugia ma per tutto il calcio italiano, con una Serie A e una Serie B infarcite di campioni, sia italiani che stranieri, una Nazionale che – seppur molto meno vincente di quanto avrebbe meritato – aveva l’imbarazzo della scelta nella selezione dei calciatori da portare ai Mondiali e agli Europei.
Pescato dall’Hajduk Spalato nell’euforica estate del 1996, lo schivo Milan Rapaić ci mise un po’ ad ambientarsi ma Luciano Gaucci credeva fortemente nelle sue qualità e non si sbagliava. Quelle quattro stagioni passate a Perugia sono ancora nel cuore della punta croata che, quando può, passa a trovare vecchi amici e compagni.
Eravamo più giovani: forse la nostalgia sta tutta qui. O forse no. Perché quel calcio e quel coinvolgimento ci mancano davvero.
Tanti auguri, grande Milan!
Andrea Fais – TifoGrifo.com
Foto gentilmente concessa da Daniel Mosca
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