Still(o) alive!
Scritto da Federico Basigli il 18/03/2014Per esigenze lavorative quello che leggerete è un microBisbylandia. Quindi la faccio breve.
Pur essendo aumentato il distacco dal Frosinone la trasferta di L’Aquila consegna al Grifo qualche certezza in più. Conforta la prestazione della difesa, in particolare di uno Scognamiglio monumentale come quasi sempre. Conforta aver rivisto Nicco in una buona condizione di forma: non si può pretendere che riesca a fare pentole e coperchi, d’altronde non ci riesce nemmeno il diavolo, però il giocatore visto a L’Aquila è una sicurezza per lo sprint finale. Anche l’attacco si è mosso bene, ma è da questo reparto che ci si deve aspettare di più. In particolare da Binho.
Il brasiliano e’ stato per settimane e settimane l’arma suprema del Perugia. Palla veloce e Binho uno contro uno a crocifiggere terzini. Sembra mancare lo spunto al numero 11, quel cambio di marcia che lasciava sul posto gli avversari. In queste condizioni Fabinho è un giocatore importante, ma non più il fuori categoria che è stato per metà campionato. E non a caso il disagio del Perugia nasce da un attacco tutto d’un tratto asfittico piuttosto che da problemi difensivi.
In Abruzzo, oltretutto, l’unica sbavatura del reparto arretrato è costata un rigore che poteva significare una sconfitta immeritata. Bravo Stillo a parare il penalty di Pià ed evitare una beffa. Il pareggio, chiaramente, non è quanto un tifoso avrebbe voluto, ma se si devono cercare punti persi fuori casa le ultime trasferte di Pisa e Catanzaro sono le vere occasioni perdute. Quello di L’Aquila è un punto guadagnato dopo aver giocato bene, senza lasciare niente di intentato, in casa di una squadra buona in un bel periodo di forma. Non posso che applaudire alla prestazione generale della nostra squadra.
Continua a dipendere tutto da noi. Iniziamo, nonostante ci manchi mezza difesa, a battere la Paganese. Se la squadra, come sembra, torna a giocare con la brillantezza che ha già mostrato per tante gare, il finale sarà un’emozione unica. Da giocarsi in casa. Purtroppo il Frosinone, per meriti suoi e per un calendario favorevole, ha potuto galleggiare meglio sopra il proprio periodo di appannamento. Senza contare gli arbitraggi “scontati” dal Grifo nel corso delle prime trasferte. Se il pallone, come si dice, è galantuomo, l’autogol del difensore del Barletta dovrebbe essere soltanto un acconto… Quindi…
Tutti uniti per l’obiettivo.
P. S.: Un abbraccio forte al Presidente per il lutto che lo ha colpito. Certi dolori non lasciano fiato nè parole: sapere che c’è chi ti è vicino non rimarginerà mai una ferita così, ma questa è la vita, e queste sono le uniche parole che posso dire ad una persona alla quale voglio bene- condividendo una passione forse spesso fin troppo grande- pur non conoscendola personalmente. Un abbraccio, similmente, va anche al vecchio Tramontana che leggevo qui, Moreno Castellani.
Federico Basigli