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Sir Conad, sei bellissima! Scucita la coccarda dalle maglie della Lube, è double!

Scritto da il 28/01/2018

Un’emozione senza fine. Ancora una volta le chiacchiere provenienti da determinati ambienti vanno a farsi benedire, specie quelle che vorrebbero i vincitori della Supercoppa rimanere a secco di ulteriori titoli. In ogni sport di squadra che si rispetti contano i fatti e questa società ha dimostrato ancora una volta di esserne l’indubitabile garanzia. La Sir Conad Safety Perugia, nella splendida cornice del Palaflorio, centra il double conquistando strameritatamente la Coppa Italia, la prima della storia del club. Un gruppo di giocatori semplicemente meraviglioso, fatto d’acciaio puro: il primo set aveva fatto temere il peggio, ma una volta superate le difficoltà è stato quasi un monologo. Non è un azzardo definire i Block Devils come la squadra attualmente più forte in Italia, potendo vantare una volontà e una determinazione che nessun altro ha. Come non citare poi i tifosi: ancora una volta i bianconeri hanno giocato in casa, forti dell’appoggio degli oltre 600 Sirmaniaci arrivati da tutta Italia. Davvero uno spot per il volley a livello europeo e non solo. Altro che “frangia violenta”, come disse qualcuno in tempi non troppo lontani. Ma non c’è tempo per le dietrologie: Sirci, Bernardi e tutto il gruppo di lavoro si gode più che legittimamente i frutti di una programmazione sapiente e vincente.

Un’occhiata ai numeri. In un match che si preannunciava equilibrato al massimo sarebbero stati i dettagli ad assegnare la Coppa. Quello principale è la difesa: Perugia è riuscita ad avere la meglio totalizzando il 45% contro il 35% dei cucinieri. Lo stesso dicasi per il muro (10 contro 8), mentre anche in attacco le percentuali hanno sorriso, anche se di poco, ai bianconeri (58% vs 52%). Migliore in campo, e della manifestazione, un incontenibile Alex Atanasijevic, 20 punti, mentre dalla parte opposta un grande Tsvetan Sokolov (a segno in 22 occasioni) non è bastato ad evitare la sconfitta.

Veniamo ora alla cronaca. Che la partita fosse ancor più in salita del previsto lo si capisce da subito: l’attacco di Christenson terminato out varrebbe il 2-1 per Perugia ma il videocheck rileva un tocco a muro e il punteggio di conseguenza viene capovolto. Il secondo indizio è il muro di Cester su Zaytsev: i Block Devils sembrano smarrire le certezze evidenziate ieri e subiscono un break che spacca in pratica in due il primo set. Juantorena e Sander non danno tregua e approfittano senza pietà dello sfaldamento mostrato dai ragazzi di Bernardi, il cui time out chiamato sul 10-6 per i cucinieri non impartisce la scossa desiderata. Arriva infatti l’ace dell’americano ex Verona e il mani out di Osmany che scava un divario pressochè incolmabile (12-6). Atanasijevic e De Cecco provano una timida reazione (16-12), ma è un fuoco di paglia. La Sir sbanda e i marchigiani chiudono senza compiere sforzi di sorta. 25-16 e palla al centro. Non inizia bene per Perugia nemmeno il secondo parziale, con i biancorossi che sembrano ispirati al massimo (9-6). Anche in questa occasione è un colpo dai nove metri a cambiare l’inerzia del gioco, precisamente ad opera di De Cecco (13-14). Russell suona un’ulteriore scossa (13-15), ma la Lube si dimostra mai doma e con Candellaro ristabilisce la parità. Affiora un po’ di nervosismo da ambo le parti: Atanasijevic e Sokolov non se le mandano a dire sotto rete e si vedono entrambi sventolare in faccia il cartellino rosso. Un punto a testa quindi per il provvisorio 18 pari, che viene spezzato da due errori, uno al servizio da parte di Candellaro e uno in contrattacco di Sokolov (18-20). Protagonista assoluto del finale di set è Marko Podrascanin: suo il muro del 19-22 e la pipe del decisivo 22-25.Perugia riprende dunque per i capelli un match iniziato nel peggiore dei modi (cosa assolutamente semplice e non scontata) e ritrova quelle caratteristiche l’hanno contraddistinta fino ad ora. Una su tutte il muro: il Potke e Russell ne mettono a segno due consecutivi (7-10), contringendo coach Medei a sospendere il gioco. L’americano però, sbagliando due contrattacchi apparentemente agevoli, permette all’avversario di riavvicinarsi (12-13), ma rimedia realizzando un ace un po’ fortunoso, con la palla che tocca il nastro e termina nel campo avversario (12-15). Un po’ di fortuna non guasta e i bianconeri giocano a braccio sciolto, al contrario della Lube fallosa a rete in occasione del 15-19. Osmany con un ace prova a mettere pressione (19-21), cosa che non impedisce a Perugia di andare sul due a uno. A decidere una murata dello Zar. Due sono ora le possibilità per chiudere, ma bisogna fare i conti con un leone ferito che non ci sta ad arrendersi senza combattere. Il quarto set è davvero ricco di colpi di scena, e come si dice in gergo, chi la dura la vince. Medei si gioca la carta della disperazione mandando in campo Kovar e la mossa sembra dare i suoi frutti visto che riesce a far male in battuta (10-10). Juantorena e Sokolov fanno di tutto per portare la sfida al tie break (21-19) e sembrano riuscirci quando sull’azione seguente Atanasijevic manda fuori ma il video check questa volta è provvidenziale perchè rileva un tocco a muro che gli arbitri non avevano visto (22-21). Il finale è da cardiopalmo: Magnum spreca il match point sparando sulla rete (24-24), e la battuta seguente di Sokolov va a segno (25-24). Un primo tempo di Anzani rimette le cose a posto (25-25) e Russell con un ace regala a Perugia una nuova possibilità per chiudere. Questa volta Bata non si fa pregare e la grande festa puo cominciare, nonostante un goffo tentativo di Juantorena di far credere che la palla non avesse toccato terra.

Finisce quindi tre a uno come in Supercoppa e anche questa volta il verdetto è più che mai giusto e sacrosanto. E ora, sotto con lo scudetto, titolo mai conquistato a Perugia in ambito maschile. Questa squadra, per come stanno le cose, può davvero farcela.

CUCINE LUBE CIVITANOVA – SIR SAFETY CONAD = 1-3
(25-16, 22-25, 20-25, 25-27)
CIVITANOVA MARCHE: Sokolov 22, Juantorena 18, Candellaro 9, Sander 6, Cester 5, Christenson 1, Grebennikov (L1), Kovar 2, Stankovic 1. N.E. – Casadei, Milan, Zhukouski, Marchisio (L2). All. Giampaolo Medei e Marco Camperi.
PERUGIA: Atanasijevic 20, Anzani 13, Russell 13, Podrascanin 11, Zaytsev 8, De Cecco 4, Colaci (L), Della Lunga 1, Berger, Shaw. N.E. – Ricci, Siirila, Andric, Cesarini (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
Note – Spettatori 4’980.
Durata dei set: 26’, 28’, 28’, 31’.
Arbitri – Daniele Rapisarda (UD) e Fabrizio Pasquali (AP).
LUBE (b.s. 16, v. 6, muri 8, errori 7).
SIR (b.s. 17, v. 5, muri 10, errori 11).

Enrico Fanelli – TifoGrifo.com

Scritto da
il 28/01/2018.
Registrato sotto PALLAVOLO, Primo Piano.

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