Sir Conad, la sbornia di fine anno (e non solo) non fa male: battuta Verona in quattro set e vetta mantenuta
Scritto da Redazione il 04/01/2018Le insidie della prima del 2018 c’erano tutte: prima l’avversario, che si è confermato quantomai tosto, poi la paternità di Ivan Zaytsev, la cui compagna ha dato oggi alla luce Sienna, e di Andrea Cesarini, che ha gioito per la nascita di Leonardo. I motivi per distrarsi erano evidenti, e sarebbe stato anche umano, ma non è stato così per la Sir Conad Safety Perugia, che ha battuto 3-1 l’ostica Calzedonia Verona degli ex Nikola Grbic ed Emanuele Birarelli, tenendo botta nei momenti difficili e conquistando questi tre punti che la mantengono ancora in vetta alla classifica. In particolare lo Zar si è dimostrato tutt’altro che frastornato dal lieto evento, rendendosi protagonista della solita prova di sostanza e qualità con i suoi 12 punti (1 a muro). Benissimo anche Aaron Russell, 21 volte a referto (1 a muro e 1 in battuta), mentre una menziome speciale la merita uno dei giocatori in questo momento meno impiegato, l’opposto serbo Leo Andric, che con i suoi 9 punti (fantastico il suo ace nel quarto set) ha dimostrato di essere molto più di una riserva. Ma come sempre è stato il gruppo ad essere determinante: Verona si è confermato avversario di ottimo livello (ad impressiomare sono stati principalmente Stern e Manavinezhad, quest’ultimo subentrato a gara in corso) e non si ottengono i tre punti per caso.
Veniamo ora alla cronaca, che offre diversi spunti di interesse. Nessuna sorpresa all’annuncio delle formazioni per questa prima del nuovo anno, con i due allenatori che si affidano ai sestetti base per cercare di ripartire nel modo giusto. Verona ci prova con Stern (3-4), ma ben presto subisce il primo sorpasso con Russell (5-4). Pajenk tiene botta (7-7), poi Perugia piazza la serie determinante di questo game di apertura: grandi protagonisti Atanasijevic, De Cecco (muro più ace), Anzani (ancora determinante dai nove metri). Il discorso in pratica si chiude sul 14-8 visto che gli scaligeri non sono più in grado di controbattere. Il colpo finale è di Magnum. 25-19 e palla al centro. Nel secondo parziale i Block Devils sembrano avere la possibilità di giocare sul velluto. Verona dimostra di aver perso le sue certezze nella fase iniziale, quando gli uomini di Bernardi iniziano a tarare il muro (il Potke ne stampa tre in questa serie) e volano sul 10-3. La mossa di Grbic si chiama Manavinezhad. L’iraniano cambia il volto alla gara e i calzettari riescono ad annullare il divario, pareggiando i conti. Russell sembra chiudere anche stavolta (19-15), ma un ace di Stern fa capire che Verona vuole giocarsi fino in fondo le proprie carte (19-18). Entra poi in scena il videocheck, il vero protagonista di questo finale di set: dapprima segnala l’assenza del tocco a muro su attacco dello Zar (sarebbe stato il punto del 24-21), poi il successivo ace di Spirito, che in un primo tempo era stato giudicato out (23-24). Inevitabili i vantaggi, dove la spuntano i veneti. Manavinezhad chiude a muro su Magnum e tutto è cosi da rifare. Per restare in vetta è troppo importante centrare la posta piena, visto che le avversarie dirette hanno già chiuso la pratica. Messaggio recepito dai bianconeri, ma non subito: Jaeschke mura su Bata (10-11) mentre Russell è falloso a rete in un paio di occasioni (14-14). Anche Bernardi tuttavia ha una carta di riserva da giocare. E che carta! Leo Andric sostituisce uno stanco Atanasijevic ed è proprio lui a dare quella marcia in più necessaria schiodando l’equilibrio (18-16), poi è lo Zar a scavare il solco decisivo (20-16) con uno spettacolare muro. Questa volta la rimonta non c’è e Russell può chiudere abbastanza agevolmente. 25-18 e Perugia di nuovo in vantaggio. La missione è ora chiudere la pratica e i Block Devils dimostrano di avere le carte in regola per poterlo fare. Andric è il trascinatore (suo l’ace del 4-1) ma ancora il videocheck la fa da padrona: il servizio di Manavinezhad, giudicata fuori dalla coppia arbitrale, è dentro (6-5), e sembra che questo quarto parziale sia da giocare fino all’ultimo pallone. De Cecco sigla il 19-13, poi Perugia gestirà con relativa tranquillità il discorso. Fondamentale l’ace di Russell del 24-20 e la magia di De Cecco a mettere la parola fine.
Non c’è però tempo di rilassarsi: domenica arriva al Palaevangelisti Piacenza e fermarsi sarà severamente vietato.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA – CALZEDONIA VERONA = 3-1
(25-19, 26-28, 25-18, 25-22)
PERUGIA: Russell 21, Atanasijevic 13, Zaytsev 12, Podrascanin 11, Anzani 7, De Cecco 5, Colaci (L1), Andric 9, Shaw 1, Della Lunga. N.E. – Ricci, Berger, Siirila, Cesarini (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
VERONA: Pajenk 5, Stern 22, Jaeschke 5, Maar 3, Birarelli 6, Spirito 1, Pesaresi (L), Manavinezhad 12, Mengozzi 1, Marretta. N.E. – Paolucci, Grozdanov, Tzourits, Frigo (L2). All. Nikola Grbic e Giancarlo D’Amico.
NOTE – Spettatori 3’332.
Durata dei set: 25’, 33’, 27’, 30’.
Arbitri – Alessandro Tanasi (SR) e Gianluca Cappello (SR).
SIR CONAD (b.s. 16, v. 7, muri 10, errori 16).
CALZEDONIA (b.s. 16, v. 7, muri 8, errori 6).
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com