Sir Conad, Bernardi fa il pompiere: “Troppa euforia fa male”
Scritto da Redazione il 16/11/2018I tre big match vinti in maniera netta e convincente hanno indirizzato la regular season verso una direzione precisa, ma c’è chi non si fida di un calendario sulla carta in discesa. Le partite vanno giocate e avversarie di potenzialità inferiori possono creare non poche difficoltà, come già accaduto. Il messaggio viene lanciato da Lorenzo Bernardi all’antivigilia del match esterno contro Castellana Grotte.
Dopo la Supercoppa in molti, forse frettolosamente, hanno storto il naso. Ti aspettavi che la crescita della squadra fosse così rapida?
Non è mai facile stabilire i tempi di una crescita. Sono certo che la squadra di inizio ottobre non fosse quella vera e il lavoro sta iniziando a dare i suoi frutti
Tra le rivali Civitanova sembra essere quella più in ritardo…
Cresceranno anche loro. Il potenziale è enorme ma deve emergere. Se ci riuscirà tornerà la squadra favorita
Tornando alla crescita della squadra, quale può essere la ricetta giusta?
Ho sempre parlato di equilibrio, pazienza e fiducia, che sono degli ingredienti indispensabili. Vincere aiuta a vincere, ma siamo stati noi a vedere le cose più facili, partendo con l’umiltà del lavoro in palestra. Così dobbiamo rimanere: troppa euforia è pericolosa. Domenica andremo su un campo dove due delle prime quattro della classifica hanno perso un punto e dovremo essere concentrati
Quali possono essere le insidie di una partita come quella di Castellana?
È una squadra coriacea che lotta ed ha importanti individualità. Abbiamo speso parecchie energie ed ecco perché la vedo come una trasferta pericolosa
Tra i fondamentali migliorati sensibilmente c’è il servizio…
Il miglioramento passa attraverso il lavoro in palestra. Non ci son momenti chiave che cambiano una stagione, ma attimi in cui squadra e giocatori prendono coscienza delle loro potenzialità. Secondo me la partita con Trento, malgrado avessimo perso male il primo set, è stata decisiva. I ragazzi hanno capito di saper soffrire e e di scrollarsi di dosso il timore che qualcosa non potesse andare bene
So che non ti piace parlare dei singoli, ma vogliamo ugualmente provarci…
Migliorare Leon in ricezione? Non ci sono ancora riuscito. Lanza? Dare equilibrio non sminuisce il ruolo di altri ed è ancora più difficile. Per noi è un giocatore indispensabile, che si è calato alla perfezione in questa nuova realtà. Non ho mai avuto dubbi che potesse accadere. Ricci? È mancato nel fare il salto di qualità sul piano della determinazione. Le sue potenzialità le conoscevamo, ma senza la giusta fame vengono meno. È stato bravo nel recepire i miei messaggi e a far si che la mancanza di Anzani non si sentisse più di tanto”.
La settimana prossima inizia la Champions. Quali prospettive?
È cambiato il regolamento, che consente a sole otto squadre qualificate. Non c’è molto margine di errore. Mercoledì affronteremo la Dinamo Mosca, squadra molto fisica con un’ottima battuta e attacco
Chiudiamo con le cento panchine in bianconero. Davvero un bel traguardo…
Fa piacere perché mi sono trovato bene da subito a Perugia. I tifosi mi hanno messo nelle condizioni migliori di rendere al massimo malgrado Kovac abbia fatto cose straordinarie in passato
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com