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Serie B, serie C… Noi saremo sempre qui!

Scritto da il 01/09/2020

Riceviamo e pubblichiamo

Sono passati 18 giorni da quando il Perugia è retrocesso e ancora fatico a smaltire questa delusione. In questi giorni, ho ripercorso il film di questi 6 anni della Serie B, mi sono venute in mente partite in casa e in trasferta, vittorie e sconfitte, gioie e dolori, i derby vinti e quello perso in casa, le amicizie nate allo stadio. Nei miei 27 anni ho visto il Grifo di lottare, al massimo, per non retrocedere solamente in A e mai e proprio mai dalla B alla C, senza considerare i fallimenti. Non ho mai vissuto nessuna retrocessione sul campo, escludendo quella di 23 anni fa che ero troppo piccolo e lo spareggio farsa contro la Fiorentina nel 2004. Questa retrocessione è la prima per me e fa male, tanto. Non è facile scrivere perché in fondo sulle ali della delusione si rischia di sbagliare e dire troppo, ma dopo questa lunga e travagliata stagione forse non posso esimermi: in questi 6 anni la società ha fatto organici più meno competitivi mantenendo alta, forse un pò troppo, l’attenzione sui conti societari e centrando quasi sempre i playoff. Però quest’anno purtroppo tutto è andato storto. Tutti ad inizio stagione pensavano, me compreso, che la società avesse operato meglio del solito, con una rosa già folta in ritiro e con un tecnico che si pensava potesse essere quello in grado di farci fare il grande salto. In tanti si erano stropicciati gli occhi con l’arrivo di Falcinelli.

Da quel momento è iniziata la discesa che, passando per il fallimentare mercato di gennaio, ci ha portato fin qui, in Serie C. La colpa della società è di aver comprato tanti buoni giocatori sulla carta che non hanno mai formato un gruppo. Stagione disgraziata. In questi giorni letto tante cose negative e vorrei riportare un po’ di positività a tutti i tifosi del Grifo con questo articolo breve ma ricco di contenuti motivazionali. Spesso mi chiedono per te cos’è il Perugia Calcio. Beh, per me il Grifo significa passione, adrenalina, amore e appartenenza alla mia città. Il Perugia è la prima partita vista allo stadio con mio fratello. Il Perugia è la mia nonna. Il Perugia è diventare amico di qualcuno solo perché tifa i miei stessi colori. Il Perugia è abbracciarsi con qualcuno che non conosci dopo una rete. Il Perugia è anche rimandare un appuntamento perché stasera non posso, gioca il mio Grifo. Il Perugia è anche vedere il “Grifo di popolo” insieme alla mia nonna. Il Perugia è quando i tuoi amici festeggiano gli scudetti, coppe o quant’altro, ma a te non importa nulla, perchè la vittoria più grande è la passione che hai per quei colori Il Perugia è anche portare la mia nonna all’Ac Perugia Museo. Il Perugia è stare ore e ore sul web a pubblicare post, immagini mentre i tuoi amici ti aspettano. Il Perugia è anche addormentarsi con la maglia del Grifo come pigiama.

 Il Perugia è anche emozionarsi quando si vede “PG” sulla targa di un’auto. Il Perugia è quando, la vigilia di ferragosto potresti essere ovunque a divertirti, ma decidi di essere li, al Renato Curi, per seguire le sorti della squadra tutti insieme, attaccati ad una radiolina o un cellulare, mentre dentro lo stadio si stanno giocando una stagione intera. Il Perugia è quando vai in vacanza all’estero e visiti le città con la maglia biancorossa. Il Perugia è svegliarsi ogni mattina col poster del Grifo appeso nella tua stanza. Il Perugia è avere l’inno del Perugia Calcio come suoneria del tuo cellulare e quando squilla e guardi intorno con fierezza Il Perugia è quando sulla home del tuo cellulare metti l’immagine del Grifo. Il Perugia è quando torni perdente da una trasferta, ma non vedi l’ora di ripartire di nuovo. Il Perugia è quando superi la galleria di Madonna Alta vedi la bellissima veduta della città e allora dici “noi siamo da serie A”. Il Perugia è anche tatuarsi il Grifo sul braccio.

Il Perugia è abbonarsi al di là della categoria  Il Perugia è litigare con un amico ternano ma anche perugino perché non la pensa come te. Il Perugia è saper cadere rialzandosi più forti di prima risorgendo dalle ceneri e farcela quando nessuno credeva in te. Il Perugia è una ragione di vita che ti accompagna giorno dopo giorno credendo in tutto quello che fai senza mollare mai. Il Perugia è il gol di Berrettoni nella finale dell’intertoto Cup, è il tatuaggio Fabrizio Ravanelli, la grinta di Ceccarini, la classe di D’Attoma, il gol di Prcic all’ultimo minuto nel derby, il selfie di Ardemagni, il gol di Marco Moscati contro il Frosinone, è il gol di Ceccarini contro l’Inter, il gol di Curi, Vannini e Calori contro la Juventus, la peruginità di Falcinelli, eccetera… E basta, anche se dovrei scrivere un romanzo per descrivere cos’è il Grifo, una cosa è certa: nel mio cuore il GRIFO non si cancellerà MAI, sempre al fianco della maglia sarò, come ho fatto alla vigila di Ferragosto!! Ci saremo anche in Serie C, anche a Matelica, con la pioggia, il sole e la neve. Per onorare quel Grifo che portiamo stampato nel Cuore. In C saremo in pochi, pochissimi, ma comunque chi verrà sarà un tifoso vero cui non interessa della categoria. Ci saremo e non arretreremo di una virgola. Sempre Forza Perugia!!!

Federico Artiglio del Grifo

Scritto da
il 01/09/2020.
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