Serie B, partito il campionato a 19 squadre con il via libera della FIGC. Ma le società escluse dal ripescaggio pronte al ricorso. Critiche dal Presidente Lega Pro Gravina
Scritto da Redazione il 13/08/2018
Non c’è pace in serie B, campionato dove ancora tutto è in divinire, dove tutto diventa il contrario di tutto e tutto è possibile. Con scenari davvero poco rassicuranti con l’estrema, ultima possibilità, che apparirebbe anzi inevitabile, minaccia di ricorso alla giustizia ordinaria da parte delle società che si considerano danneggiate dalla scelta della Lega di serie B. Siamo al paradosso in cui, l’unica certezza è l’incertezza che regna sovrana. Di chi la colpa di questo caos senza fine e di questa poco edificante deriva? Perché, di fronte a questa ingarbugliata situazione, i responsabili non si dimettono e l’autorità preposta agisce d’imperio e riporta ordine e certezza del diritto?
Siamo arrivati ad un possibile epilogo con una generale, quanto incrociata contrapposizione fra le parti in gioco:FIGC commissariata-Lega B-CONI-Lega Pro-Le 19 squadre aventi diritto- le società che reclamano il ripescaggio-Associazione dei Calciatori -DAZN e gli Sponsor? Ci sono addirittura due interrogazioni parlamentari da parte di Lega e Forza Italia, una delle quali (Lega ndr) richiederebbe addirittura la serie B a 24 squadre. Siamo alla confusione più totale che dovrebbe far riflettere e prendere le necessarie contromisure sia al ministro dello sport, Giorgetti, sia al presidente del CONI, Malagò.
I fatti, dopo il rinvio del calendario che era previsto a luglio in quel di Cosenza. Oggi è stato posticipato per più di un ora anche il calendario previsto a Milano alle ore 19. Una vicenda dai colpi di scena imprevedibili. Con decisioni della Lega B che sembravano venire smentite dalla FIGC. Poi, con un aggiornamento clamoroso ed annunciato in diretta, il presidente della serie B, Mauro Balata, ha confermato che il format a 19 squadre aveva ricevuto il via libera a procedere dal commissario della FIGC Fabbricini ( che smentisce il suo comunicato ufficiale del 03/08/2018 che prevedeva una serie B a 22 squadre e non a 19 compagini. ndr). Perché sia avvenuta questa svolta? I prossimi giorni, forse, conosceremo le reali dinamiche che hanno portato a questa ultima, quanto inaspettata, conclusione. Ma il dire la parola fine a questa controversa vicenda non è del tutto scontato. Infatti le società escluse dal ripescaggio chiederanno il rispetto dgli articoli 49 e 50 NOIF che prevedono che il Campionato di Serie B sia formato da un girone unico di 22 squadre e che eventuali modifiche possono entrare in vigore a partire dalla seconda stagione successiva a quella della loro adozione. In forza a queste argomentazioni giuridiche il loro avvocati sicuramente faranno ricorso e proveranno in tutte le sedi competenti a far valere i propri diritti. Tra le altre cose il provvedimento adottato di far partire la serie B a 19 squadre, secondo alcuni legali è una chiara violazione del principio del diritto e per questa evidente ragione, per loro, la decisione presa da Lega B, avallata dal commissario della FIGC Fabricini, è illegitimità. Se da un lato siamo di fronte ad un groviglio giuridico difficilmente districabile, dall’altro ci si domanda quali saranno, a cascata, gli effetti collaterali per gli altri campionati? Ci si chiede inoltre come potranno iniziare i campionati di Lega Pro e della serie D se ci sono squadre della terza serie nazionale più importante che faranno ricorso per essere riammesse in serie B?
Una situazione generale caotica. Infatti, a stretto giro di posta, arriva, prima, l’immediata ed autorevole presa di posizione contraria alla decisione della Lega di serie B dal presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina il cui contenuto del suo twitter è il seguente: “Con la decisione presa dal commissario della @FIGC del blocco dei ripescaggi nella @Lega_B prendiamo atto inermi dello sfascio senza guida del #calcioitaliano. Spero che l’organo di vigilanza preposto di @Palazzo_Chigi prenda provvedimenti per questo abuso”. Affermazioni che prenunciano ricorsi della Lega Pro ai tribunali di Roma e Milano?
Poi, la dichirazione del presidente dell’Associazione calciatori Damiano Tommasi rilasciata all’ANSA: “Ribadisco che noi dell’AIC siamo fortemente contrari alla serie B a 19 squadre, però mi sembra grave anche la modalità con cui la federcalcio ha annunciato in un comunicato l’operazione. Perché è vero che ci hanno sentito, come scrivono – aggiunge Tommasi all’Ansa -, ma è altrettanto certo che io mi sono detto in totale disaccordo con la loro scelta. Quindi che usino questa formula è per me un’ulteriore presa in giro”.
I fatti dimostrano che in questa travagliata, quanto problematica questione, una cosa è certa, a fare una brutta figura internazionale è tutto il sistema del calcio italiano, ancora incapace di darsi regole inflessibili e certe collegata ad una giustizia sportiva capace di decidere nei vari gradi di giudizio in tempi rapidissimi.
Per adesso, prendiamo atto della politica del fatto compiuto, la quale ci ricorda che si partirà con l’anticipo di venerdì 24/08/2018 con Brescia-Perugia alle ore 21.