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Santopadre: Addio a Camplone, Museo del Grifo e conferma di puntare la serie A.

Scritto da il 29/05/2015

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Con Camplone rapporto terminato da amici. Confermo : voglio la serie A e da domani ripartiremo a lavorare per questo obiettivo. Tecnico e giocatori: voglio con me solo chi lavora come e quanto me. Confermo il mio impegno economico. Tifosi splendidi, fanno vincere il calcio migliore, quello del cuore. Da lunedì parte il progetto del museo del Grifo.

Bisogno essere orgogliosi di quello che ha fatto la squadra. Mi piacerebbe che lunedì tutti ragazzi andassero a scuola con la maglia del Grifo.

 

Con Andrea Camplone il rapporto è terminato. Da amici e consensualmente abbiamo deciso che è finito un ciclo fatto di grandi emozioni e qualche delusione vissute intensamente insieme. Lo ringrazio perché ha dato molto al Perugia ( e credo abbia anche ricevuto). Si è comportato da persona seria e onestà.

 

Ora si gira pagina. Io sono più carico di prima. Gli obiettivi (la serie A, ndr) restano immutati. Avevo dato un tempo di riferimento per raggiungerli (tre anni, ndr) e confermo tutto. Continuerò a lavorare indefessamente. E continuerò a volere con me solo persone che lavorino quanto e come me per l’obiettivo. Chi non è disposto a lavorare quanto me perché si stressa, mi dispiace ma non è fatto per il Perugia.

 

Da domani penseremo al nuovo allenatore. Senza frenesia, capendo come ci possiamo muovere. Non faremo le nostre scelte in base al criterio di un allenatore che conosca già l’ambiente (tanto per essere chiari, Serse Cosmi). Noi abbiamo altri criteri che guidano le nostre scelte, ovvero il tipo di calcio che vogliamo e la disponibilità a lavorare come io pretendo.

 

E poi ai giocatori. Io vorrei confermare tutti, perché quest’anno davvero è nato un bellissimo gruppo, cui la società ha cercato di dare un senso di famiglia. Però, se non riusciremo a confermare tutti, cercheremo di prendere altri giocatori anche più forti. Il fatto di è una strategia non punitiva, ma per migliorarci. Non è detto che cambiare poco sia sinonimo di successo. Per esempio, oltre a noi, anche il Carpi, che ha cambiato ben 12 giocatori quest’anno, ha dimostrato che si può far bene anche cambiando molto. Andremo comunque di sicuro nella direzione di scegliere più italiani e meno stranieri, perché gli italiani conoscono il modo in cui è vissuto il, calcio di casa nostra e non hanno i problemi di ambientamento degli stranieri. Questo ci permetterà anche di colmare un po’ la mancanza di caratteristiche di “grinta” che talvolta si è manifestata quest’anno. Anche se noi, per l’idea che abbiamo del calcio, continueremo a privilegiare la scelta di chi sa giocare a pallone. Cercheremo solo di stare più attenti a scegliere giocatori che abbiano entrambe le caratteristiche, tecniche e caratteriali.

 

 

Gianluca Comotto: deciderà lui se continuare a giocare o collaborare con noi sotto altre forme. Noi lo stimiamo molto e decideremo con lui, a partire dalle sue scelte. Non è escluso che giochi un altro anno, visto che è fisicamente integro.

 

Dal punto di vista economico, grazie al nuovo contratto stipulato dalla Lega per i diritti televisivi, dovremmo avere circa 600.000 euro in più. Io confermo il mio impegno e spero che il sostegno degli sponsor e il numero degli abbonati e non vengano meno. Agli abbonati non faccio appelli, perché gli abbonati per me sono come soci che sottoscrivono il progetto a priori, quindi lo fanno con passione e di cuore.

 

Il calcio deve essere, appunto, quello del cuore, quello che hanno dimostrato meravigliosamente i tifosi del Grifo con i dieci minuti di applausi ai nostri giocatori a fine gara. Quegli applausi sono l’espressione dell’Italia migliore, quella che fa le cose con il cuore. E sono una garanzia che si può lottare per un calcio pulito, non lasciato in mano agli avventurieri, che ci sono nel calcio come in tutti gli altri settori della vita nazionale. Per quei dieci minuti di applausi, ho ricevuto i complimenti del Presidente della Lega Abodi e Perugia sarà nota in tutto il mondo.

 

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 29/05/2015.
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