Riparte il campionato, Perugia costretto a invertire la rotta delle ultime stagioni nella tana dell’Entella. Il sintetico resta il primo nemico.
Scritto da Raffaele Garinella il 25/08/2017
Le difficoltà principali che il Perugia troverà a Chiavari sono legate al terreno di gioco in erba sintetica che,-non è un mistero-, favorisce le squadre abituate a giocarci con costanza e frequenza. Per il resto, ad attendere il Grifo, ci sarà la solita Entella degli ultimi anni, squadra organizzata, coriacea, di buona tecnica, ben costruita. Catellani e Caputo sono stati sostituiti da Luppi, De Luca,- però assente per squalifica-, e La Mantia, tutti e tre molto validi, anche se, inutile negarlo, l’addio del bomber Caputo peserà come un macigno per i liguri. Castorina aveva costruito la squadra ed orchestrato la manovra offensiva in base alle caratteristiche ed ai movimenti tipici dell’attaccante pugliese. Ma si sa nel calcio moderno è sempre più necessaria la duttilità. Il Perugia partirà con il 4-3-1-2, in attesa che il mercato porti in dote terzino sinistro e trequartista. Per ora tocca a Belmonte e Terrani interpretare quei ruoli. Se per Falco il Perugia appare favorito -anche perché il Foggia ha lasciato il tavolo da gioco puntando su Nicastro- per il terzino sinistro i nomi sono tanti. L’ultimo, in ordine di tempo, l’ex Crescenzi. Obbligatorio partire con il piede giusto; a Cerri ed Han, in attesa del pieno recupero di Di Carmine, il compito di stazionare nella metà campo dell’Entella. Partenza fruttifera anche perché causa impegni con le Nazionali, Cerri e Frick saranno costretti a rinunciare alla gara interna contro il Pescara di Zeman. Giunti cerca le conferme dopo l’avvio scoppiettante tra amichevoli e coppa Italia, anche se di parte in agosto, da adesso in poi sarà calcio vero, test probante. E se il buongiorno si vede dal mattino…
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com