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Riammissione in serie B. Anche Spal e Benevento fanno richiesta. Cosa dicono le norme. Tutte le tappe verso la nuova stagione.

Scritto da il 19/07/2023

Brescia e Perugia, ma anche Spal, Benevento e Foggia.

Non si abbassa il livello della confusione creatosi attorno alle vicende di Lecco e Reggina, ad oggi escluse dalla serie B per decisione del Collegio di Garanzia del CONI. Brescia e Perugia (quartultima e terzultima alla fine del campionato cadetto) sono le due squadre direttamente interessate all’eventuale riammissione, e hanno presentato ieri, termine ultimo, la loro domanda. Ma a loro si sono aggiunte anche Spal e Benevento, piazzatesi al penultimo e ultimo posto nella classifica finale sella serie cadetta 2022/23. Anche il Foggia, che aveva perso lo spareggio con il Lecco per salire della C, ha presentato la sua istanza, in tal caso di ripescaggio. Una domanda destinata però a non essere accolta, visto che la norma sui “Criteri per la riammissione alla serie B 2023-24 parla chiaro e si riferisce solo alla “ riammissione” delle “società retrocesse” dalla serie B scorsa.

Spal e Benevento puntano sul divieto di deroga per i criteri infrastrutturali.

Spal e Benevento si sono mosse sperando nelle eventuali carenze infrastrutturali del Perugia, con lo stadio Curi che presentava problemi nel settore ospiti e nell’impianto di illuminazione. Dalla società di Pian di Massiamo trapela però ottimismo: proprio in extremis sarebbero stati risolti tutti i problemi, con tanto di collaudo. Per cui il Perugia, ieri pare abbia presentato la domanda di riammissione corredata di tutta la documentazione necessaria, compresa la fideiussione da 800.000 euro, prevista dal Comunicato Ufficiale FIGC n. 192/A del 01/6/2023. Il Perugia, in via precauzionale, aveva già richiesto e ottenuto la disponibilità dello stadio di Benevento in caso di lavori non ultimati al Curi per l’inizio di stagione. Questo ha indotto Spal e Benevento a sperare che invece potesse in qualche modo scattare contro il Perugia la perentorietà della norma, introdotta da quest’anno dal Comunicato Ufficiale FIGC n. 191/A, Allegato A, che non ammette “deroghe sui criteri infrastrutturali” previsti per l’iscrizione alla serie B nemmeno per le riammissioni, oltre che, come è sempre stato, per i ripescaggi.

Le norme: come interpretare la “deroga”?

La normativa non è in effetti chiarissima. Da un lato, il Comunicato n.192/A della FIGC che disciplina la procedura da seguire e i documenti da presentare per la domanda di riammissione in B, ha richiamato come condizione il possesso dei requisiti previsti dal C.U. N. 66/A del 9/11/2022. Tra questi, la disponibilità di uno stadio con tutti criteri a posto o, in alternativa, la possibilità di chiedere la deroga per giocare in un altro stadio fuori Comune (il Perugia aveva già individuato Benevento). Spal e Benevento puntano presumibilmente sul fatto che, trattandosi di “deroga”, questa sarebbe esclusa dal citato Allegato A. Per cui, il Perugia non potrebbe avvalersi dello stadio del Benevento qualora il Curi non fosse stato messo in regola entro ieri. La norma però è anche interpretabile, forse in maniera più corretta, nel senso che non sono ammesse deroghe per il proprio stadio: se non era a tutto a posto entro il 18 luglio, la domanda di riammissione non può essere accolta. Ma, in tal caso, secondo questa visuale, resterebbe in piedi la possibilità di indicare un altro stadio in alternativa, espressamente prevista dal sistema per il rilascio della Licenza per la serie B (citato comunicato 66/A). Facoltà che, come detto, il Perugia ha esercitato con lo stadio di Benevento. Il dilemma sembrerebbe comunque superato, come detto, dal fatto che fonti dell’A.C. Perugia assicurano che la società ha presentato entro la mezzanotte di ieri tutta la documentazione richiesta.

Il 24 la graduatoria per la riammissione, ma tutto sospeso fino a fine agosto.

Ora, il Consiglio federale della FIGC, anticipato al 24 luglio, esaminerà le richieste di ammissione e, tra quelle giudicate idonee, stilerà una graduatoria per le riammissioni. Sarà un passaggio importante per capire chi ha diritto in caso di conferma delle esclusioni di Lecco e Reggina, ad essere riammesso alla prossima serie B. Ma la graduatoria resterà nel cassetto, perché ormai è certo che la Federazione, come anche la Lega di serie B, aspetteranno la fine di tutto l’iter giudiziario per deliberare gli organici definitivi delle categorie interessate, tra cui la serie B. Per cui, è anche molto probabile, o praticamente inevitabile, che l’inizio dei campionati slitterà ai primi di settembre, per consentire all’ultimo organo di giudizio, il Consiglio di Stato, previsto per il 29 agosto (mentre in primo grado il TAR Lazio è convocato per il 2 agosto) di pronunciarsi e dire la parola definitiva. Questo implicherà che saranno concesse alle società interessate prolungamenti di mercato. Tra i tanti sospesi, resta anche da definire la Coppa Italia di serie A e B, che dovrebbe iniziare il 6 agosto.

Quale format per la serie B?

La FIGC, dunque, aspetterà la fine di agosto. Chiaro l’intento, peraltro già dichiarato da Gravina e dalla Lega di serie B, di non modificare il formato del campionato a 20 squadre. Ipotesi, quella dell’allargamento delle squadre partecipanti, peraltro da non escludere. Perché la giustizia amministrativa, che giudica con uno spettro più ampio di quella sportiva, potrebbe ordinare alla FIGC di riammettere una squadra (il Lecco) senza escludere il Perugia, cui il diritto alla B é stato riconosciuto nel grado definitivo della giustizia sportiva, il Collegio di Garanzia del CONI. Il Consiglio dei Lega di serie B del 26 luglio non ha all’ordine del giorno specificamente questo punto, ma di certo, in qualche modo, quel giorno ne parlerà.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 19/07/2023.
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