Questo Perugia non ha paura di nessuno. Mai come quest’anno il Grifo ha così tanti titolari.
Scritto da Eddy Cecigli il 29/09/2017
Il grifo arriva all’attesa trasferta di Brescia dopo aver affrontato un trittico in sette giorni contro le avversarie più toste di questo campionato e superando queste prove a pieni voti. Ora al “Rigamonti” si può pensare che la partita sulla carta sia più facile ma occhio perché il Perugia negli ultimi anni ha sempre sofferto nel campo lombardo. I dati statistici, anche se siamo all’inizio, dicono che la formazione biancorossa è in testa alla classifica e moralmente questa cosa può far solo che bene e può intimorire gli avversari. Queste ultime tre partite hanno dimostrato che il Perugia sa adattarsi a qualsiasi avversario, perché è riuscito a fermare il Parma (che si era schierato con un 4-3-3) senza alcun problema e con grande scarto, è riuscito a ben figurare seppur si è perso nell’infrasettimanale contro il Palermo in trasferta (schierato dal tecnico Tedino con un 3-5-1-1) non concretizzando le occasioni avute e avendo avuto più volte l’arbitraggio alquanto discutibile ed infine è riuscito a sopperire il rognoso attacco e il modulo del Frosinone che vedeva sempre nel 3-4-3 di mister Longo gli esterni di centrocampo sguarniti sulle fasce (cosa che ha costretto il grifo a mettersi a 5 dietro), che però non hanno portato gravi pericoli così da far superare a pieni voti questo periodo alla squadra allenata da Giunti. In casa non si è subito gol in queste ultime due partite e in trasferta uno soltanto su rigore, in generale il Perugia ha totalizzato 14 reti segnate (primo con il Pescara) e 5 subite (di cui 3 su rigore). Queste partite hanno fatto crescere anche il tecnico che è stato capace di cambiare più volte il modulo nel corso della gara anche a seconda di chi si ha davanti, ma non solo, il tecnico è stato bravissimo anche a motivare tutta la rosa e riuscendo a considerare tutti titolari inamovibili. Le tante assenze che si avevano in questa settimana non si sono notate e per questo il merito va sia all’allenatore che ai ragazzi che scendono in campo non facendo rimpiangere chi sta in infermeria. Bravo Emmanuello che non ha fatto rimpiangere le assenze di Bianco e Brighi, bravi Del Prete e Pajac a far rifiatare un grande Zanon per questo inizio del campionato, bravissimi Volta e Monaco due centrali mai stati cambiati dal tecnico proprio per le loro grandi prestazioni dimostrate ed infine grandiosi Di Carmine, a partire l’azione che ha portato al gol contro il Frosinone e fiondarsi nell’area per concluderla nel migliore dei modi, e Rosati a respingere le critiche avute al “Tombolato” di Cittadella, facendo della propria porta una saracinesca. Nessuno ora, quando rientreranno anche gli assenti, vorrà stare al posto del tecnico biancorosso perché le decisioni sull’undici titolare saranno veramente ardue.
Eddy Cecigli-TifoGrifo.com
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