Presentata ad Assisi la seconda edizione del Memorial Luciano Gaucci
Scritto da Redazione il 07/04/2025Dopo il grande successo della passata edizione si replica, questa volta a ranghi più completi. L’appuntamento è per sabato 24 maggio allo stadio degli Ulivi ad Assisi, dove si terrà, a partire dalle 14, il Memorial Luciano Gaucci, intitolato alla memoria dello storico patron del Perugia Calcio degli anni 90 e 2000.
A sfidarsi in un triangolare con partite da 25′ ciascuna, i Grifoni del 1991-2000, i Grifoni del 2001-2004 e l’Assisi & Friends. Sarà una giornata memorabile non solo per ricordare il presidente, ma anche per rivedere in campo tanti giocatori che hanno contribuito a scrivere importanti pagine di storia di questo club.
Questa mattina, presso la Sala della Conciliazione in Piazza del Comune proprio ad Assisi.
Tanti gli esponenti della politica locale presenti così come alcuni personaggi che hanno lasciato un segno indelebile in un’epoca difficilmente ripetibili; basti pensare che sono state riprodotte le maglie di Cornacchini, Miccoli e Colonnello, tutti presenti all’evento di stamani.
IL SALUTO DELLE ISTITUZIONI
Non poteva mancare il sindaco di Assisi Walter Stoppini: “Dire che sono emozionato è poco. Certe immagini mi fanno tornare alla mente i tempi in cui ero giovane. Sono convinto che sarà una giornata memorabile”.
Per l’Assessore allo Sport del Comune di Assisi Veronica Cavallucci quella del 24 maggio “sarà una festa per la nostra città nonché l’occasione per raccontare ciò che l’Assisi Calcio ha fatto. Abbiamo iniziato una collaborazione che ha dato frutti straordinari primo tra tutti riportare la gente allo stadio, un luogo simbolo. Si sentiva la mancanza di una società di riferimento. Grazie a tutti voi perché ci abbiamo creduto insieme e continueremo a farlo”.
Presente anche la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi: “Eventi come questi hanno la capacità di risvegliare in noi dei ricordi. Vedere quelle immagini mi hanno commosso, ricordano una stagione gloriosa poiché la squadra incarnava valori importanti. Andavo in gradinata con mio nonno che mi ha trasmesso questa passione. Volevo diventare il presidente del Perugia. Le squadre e gli stadi sono i motori del senso di appartenenza. Bisogna scendere in campo con la voglia di vincere”.
LA PAROLA AI PROTAGONISTI
Non poteva che essere Riccardo Gaucci a fare gli onori di casa: “Vorrei rivolgere un ringraziamento ai protagonisti, soprattutto Miccoli, che è partito alle due di notte in macchina per essere qui. Siamo riusciti a creare evento importante e quest’anno, a differenza dello scorso organizzato in una decina di giorni, siamo partiti in anticipo rispetto allo scorso. Ringrazio chi ce lo ha permesso. Sono certo che sarà una bella festa e giornata di sport in memoria di mio padre”.
Tra i personaggi più importanti dell’epoca c’è sicuramente Walter Novellino: “Se sono allenatore lo devo a Luciano perché gli piacevano i miei allievi nazionali che giocavano alla grande. Anche se è un vulcano che non mi ha fatto fare l’ultima partita. Mi piaceva come persona e devo dirgli solo grazie. Era un presidente non come gli altri: voleva vincere ma non chiedeva mai la formazione. Gli devo tantissimo”.
Tanti sono gli aneddoti di quel tempo. Uno di questi è del bomber Giovanni Cornacchini: “In occasione della trasferta di Pescara ero rimasto a casa a svolgere lavoro differenziato, la settimana dopo contro il Como ho segnato quattro gol. Disse che mi aveva motivato. È un personaggio incredibile che manca nel mondo del calcio. Sono venuto anche per Riccardo, che si sta facendo valere a livello dirigenziale”.
Ha lasciato un’impronta importante anche Gianluca Colonnello, glaciale dal dischetto in occasione dello spareggio del 1998 a Reggio Emilia: “Ne ho battuto uno in tutta la carriera e sono riuscito a spiazzare il portiere. Non so perché. Un mio compagno non se la sentì e Castagner mi invitò a calciare. Ricordo che c’erano davanti a me delle persone che si mettevano le sciarpe sugli occhi perché non volevano vedere. Poi ho cambiato lato all’ultimo istante, non so perché. Il mister mi disse “non sapevo fossi così freddo”. La settimana precedente la partita non riuscivo a dormire perché sognavo di sbagliarlo. Ho passato due anni fantastici, l’ultimo con una salvezza che da 20 anni in A non si centrava. Gaucci era una persona favolosa. Ci saranno circa 70 giocatori ma sono sicuro che in 700 avrebbero voluto partecipare”.
Infine Fabrizio Miccoli, forse l’ultimo giocatore di una certa caratura a calcare l’erba del Curi. Arrivò in prestito dalla Juventus ed il Perugia, senza successo, avrebbe voluto trattenerlo: “Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Luciano per un anno. Appena arrivai mi avete accolto nella vostra famiglia. Ecco perché ho voluto esserci. Sono stato fortunato forse perché tutto è andato bene. All’inizio non volevo venire, perché ero stato alla Ternana ma lui ha fatto di tutto per portarmi qui. Mi ha mandato un enorme mazzo di fiori quando è nata mia figlia. Ci vediamo il 24, spero di fare un po’ di dieta per essere in forma e non fare brutte figure”.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com