Pontedera-Perugia 2-3. Grifo, sofferenza e coraggio.
Scritto da Redazione il 27/01/2024
Ancora una vittoria, ancora tre gol segnati. Il Grifo ci prende gusto e passa anche a Pontedera con Sylla e doppietta, pregevole, di Mezzoni. È la quarta vittoria di seguito e il terzo posto è così rafforzato. Detta così, sembrerebbe una passeggiata. Invece, la squadra di Formisano, per buona parte della partita subisce l’iniziativa dei toscani, una squadra quadrata, capace di difendersi con un uno contro uno di grande applicazione, ma anche di inventarsi manovre ficcanti e di mettere in area tanti cross per un Ganz davvero in grande spolvero. Il Perugia ha il merito di lottare dietro palla su palla, pur con una difesa inedita, composta da Mezzoni e Viti (all’esordio) accanto a Lewis, capace di guidarla a dovere. E’ il centrocampo che si aziona a intermittenza, sia perché il Perugia per superare il bunker pontederese si affida molto, nel primo tempo, ai lanci lunghi. Sia perché gli avanti, Seghetti in particolare, non sempre fanno i movimenti giusti nei tempi giusti. Però, il Perugia ha la capacità di far valere la qualità dei singoli nelle giocate. E così, proprio nei momenti più difficili, il Grifo si salva con Adamonis e, poi, colpisce l’avversario con un cinismo degno di una grande squadra. Come pure da squadra di rango è la capacità di mantenere la propria identità e giocare con coraggio, pur sapendo adattarsi tatticamente alle situazioni (difesa a tre iniziale, trasformata a quattro a inizio ripresa, riportata presto a tre con l’ingresso di Angella). Ma, come ovvio, per diventare veramente grande, Formisano dovrà ancor lavorare molto con i suoi ragazzi. Perché la gestione della palla nei momenti cruciali non sempre è ottimale, e questo fa perdere situazioni e concede agli avversari continuità di possesso palla. Ma, intanto, nonostante limiti e assenze, i tre punti stasera sono entrati nel carniere. Il Grifo attende l’ultima settimana del mercato per fare i conti con uscite ed arrivi. Se partiranno Dell’Orco e Santoro, la società dovrà adeguatamente rimpiazzarli.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
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