Perugia-Venezia 1-1. Pareggio sofferto, il Grifo lo agguanta nel finale.
Scritto da Daniele Orlandi il 14/04/2018Per il Perugia un pareggio sofferto, un punto ala fine guadagnato. Ma la prestazione non è stata da incorniciare. Le tante assenze (pesanti soprattutto quelle di Bianco, Pajac, Bandinelli) e lo schieramento con Diamanti dietro le due punte hanno pesato, alla fine, sull’economia del gioco perugino. Perché le corsie esterne con Germoni e Zanon non hanno reso. E la presenza di Diamanti tende ancora a catalizzare su lui la maggior parte delle giocate, togliendo un po’ dell’equilibrio tattico che Breda era riuscito a creare in fase di costruzione. Al via il Perugia alza i ritmi e crea tre situazioni pericolose con Diamanti e Germoni. Poi, la squadra di Breda lentamente si spegne e lascia campo al Venezia, squadra smaliziata, fisica, capace di vincere quasi tutti i contrasti, di accorciare e intasare tutte le linee di passaggio. I veneti non creano pericoli, ma tengono costantemente l’iniziativa e il Perugia fatica a proporsi, anche complice uno stato di condizione psico fisica non ottimale di vari giocatori, tra cui Gustafson e Cerri. È così per tutto il primo tempo e, nella ripresa, fino al gol dell’1-0 di Modolo (57’) che incorna indisturbato (Zanon lo guarda soltanto) la palla proveniente da un corner dubbio (la palla, svirgolata da Dellafiore, era uscita alta sulla bandierina, forse più in fallo laterale che sul fondo). Breda corre ai ripari. Mustacchio per Zanon e Terrani per Germoni, poco dopo il quarto d’ora, ridanno qualche linfa alle aride fasce laterali. E Buonaiuto per Diamanti (26’) ricrea più equilibrio tattico alla squadra, che qualcosa in più davanti lo costruisce. Due conclusioni di Cerri, una di testa e una di piede, precedono il gol di Buonaiuto, svelto a buttarla dentro in diagonale, dopo un tiro ribattuto di Gustafson. È il 40’ e il pareggio era sembrato fino a quel momento tutt’altro che destinato ad arrivare. Per cui, alla fine, il risultato è da accogliere bene, anche perché tiene a distanza una diretta concorrente per i play off, senza nel contempo far perdere terreno al Perugia nei confronti delle altre davanti. Sulla prestazione invece, in vista di Carpi e, tra otto giorni, del derby, Breda dovrà fare qualche riflessione. Più che un calo fisico generalizzato, il Perugia sembra aver perso qualche equilibrio tattico e, perciò, qualche certezza. Qualche giocatore è da recuperare appieno in brillantezza, per un rush finale in cui, a priori, non ci sono partite facili. Primo obiettivo, tenere e magari migliorare la posizione attuale. Secondo, se dovesse tornare a girare tutto al massimo, la seconda piazza, visto anche che quelle davanti, Empoli a parte, non riescono a scappare.
Daniele Orlandi – TifoGrifo Web Radio Tv Perugia
il 14/04/2018.
Registrato sotto PERUGIA CALCIO, PERUGIA SPORT, Primo Piano.