Perugia-Trapani 0-2. Grifoni, crisi nera. Ora serve la scossa, da dentro o da fuori.
Scritto da Redazione il 22/02/2016Buio pesto. Al Curi il black out è totale. Doveva essere la partita della svolta, è finita col Trapani a passeggiare sugli stracci dei biancorossi. Cosmi ha studiato bene la partita, sterilizzando gli esterni perugini con la difesa alta e puntando sulla superiorità in mezzo al campo in fase di riconquista palla. Nel primo tempo l’equilibrio non si è rotto perché il Trapani ha osato di meno. Ma quando, nella ripresa, i siciliani hanno cominciato a finalizzare verso la porta, si è capito che il Perugia difficilmente l’avrebbe scampata. Perché ai ragazzi di Cosmi che sapevano trovare gli spazi tra le linee, i biancorossi non hanno saputo opporre che un cincischio monotono di fraseggi sterili e sconclusionati. Nessun cambio di ritmo, niente accelerazioni a scompaginare la maginot mobile e per niente passiva del Trapani. E neppure alcuna concessione all’inventiva individuale: né i nuovi, né i vecchi hanno saputo inventare qualcosa, tutti irretiti da una cupezza mentale che sembra denotare che i primi a non crederci fossero proprio loro. Del Prete a fine gara ha “salvato” Bisoli addossando la colpa a sé e ai compagni, incapaci di tradurre sul campo le istruzioni impartite dal tecnico. Difesa ammirevole sul piano morale, che dimostra come ancora la squadra sia sostanzialmente compatta intorno al tecnico. Ma questo spirito di gruppo, se anche c’è, non riesce a tradursi in un’organizzazione di gioco minimamente sufficiente e le buone intenzioni restano tali alla prova del campo. Stavolta la prestazione è troppo uniformemente grigia per salvare qualcuno. E, quando non si salva nessuno, vuol dire che i problemi sono anzitutto mentali. Alla società la prima mossa. Santopadre aveva appena confermato la fiducia a Bisoli nel tentativo di dare una scossa positiva dall’interno. La mossa non ha sortito effetti positivi e, adesso, con i play off lontani in classifica e addirittura impensabili alla luce delle prestazioni del girone di ritorno, può darsi che si pensi a dare lo scrollone dall’esterno. Questo è il bivio delle prossime ore. Non facile decidere ma, se si sceglierà la continuità, occorrerà da subito, cioè da Chiavari, un cambio di rotta radicale, nell’approccio mentale, nel gioco e nei risultati. Perché dopo la trasferta in Liguria ci saranno due gare interne da non sbagliare: Latina e Ternana. Insomma, come all’andata, la possibile svolta si intreccerà col derby.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
Foto: Fabio Arcangeli