Perugia-Ternana 2-3. Grifoni autolesionisti, sconfitta-disastro.
Scritto da Daniele Orlandi il 22/04/2018Perdere un derby è di per sé doloroso, ma come il Perugia è riuscito oggi a perdere in casa dopo 27 anni è un vero disastro sportivo. In vantaggio 2-0 con doppietta di Di Carmine (il miglior in campo e l’unico ad aver esibito lo spirito da derby) i grifoni hanno avuto anche due o tre situazioni per tentare il 3-0, ma Gustafson e Mustacchio le hanno vanificate con errori banali di appoggio. Poi, un errore di Belmonte che rilancia corto, dà il via all’azione del 2-1 di Tremolada. La Ternana, che sembrava in ginocchio, si rianima e può tornare in campo puntando sulle sue qualità offensive. Nella ripresa Montalto fa doppietta approfittando delle statue difensive perugine, mentre la squadra di Breda non gioca più. Anzi, i grifoni avevano smesso di giocare già dopo il 2-0, pensando di averla ormai vinta. La squadra biancorossa, che finora aveva avuto la sua forza nell’equilibrio e nella compattezza difensiva, oggi dopo il 2-1si è allungata e ha perso i punti di riferimento, non ha difeso in undici ed è andata in balia delle onde quando la Ternana ha buttato in campo cuore e lucidità. Un Perugia sfasato, con troppe amnesie difensive (oggi si è vista tutta l’importanza di Magnani negli equilibri dietro, soprattutto sulle palle alte) ha sbagliato tutto e non è più riuscito a ripartire. Mentre la Ternana, che al 40’ del primo tempo era con due piedi in serie C, ha cominciato a crederci, a costruire, a giocare, a mettere in area palle alte che hanno fatto ballare la difesa perugina, in verità in ambasce su questo tema tattico già nelle ultime partite. È finita così una partita che segna uno spartiacque nella stagione del Perugia. Perché, dopo questo derby perso così malamente, contro una squadra che in classifica aveva 23 punti in meno e era sotto 2-0, sarà molto difficile riequilibrare la situazione. I play off sono ancora un obiettivo più che probabile, ma occorrerà vedere se e quale impronta tecnico-tattica e, soprattutto, quale spirito i grifoni sapranno recuperare per affrontarli. Il futuro sopra al Curi non è compromesso, ma da stasera è molto più incerto.
Daniele Orlandi -Agenzia Stampa Italia