Perugia, si brinda con champagne, per Zeman solo spumante. Grifo superiore al delfino nella strategia e nella mira sotto rete.
Scritto da Raffaele Garinella il 03/09/2017Perugia-Pescara, la partita tra le due squadre che più avevano impressionato all’esordio, si chiude con la netta vittoria del Grifo, più razionale e meno impulsivo. Giunti può solo complimentarsi con i suoi per la lettura tattica della partita, Zeman- ne siamo certi- avrà invece molto da rimproverare ai suoi allievi. Il Perugia ha giocato una gara intelligente ed ordinata macchiata da due errori che avrebbero potuto costare caro. Al di là di questi aspetti, sui quali Giunti tornerà in vista della gara di Cittadella, si vince e si perde da squadra ed il Grifo ha vinto da squadra compatta, contro una seria candidata alla promozione. Partita giocata a ritmi elevati sin dalle battute iniziali, con il Pescara catapultato in avanti come un toro indiavolato in una corrida, e il Perugia abile come un esperto torero, ad attendere il momento propizio per far male. Lo champagne lo ha stappato Di Carmine, il bomber della scorsa stagione, realizzando una doppietta da vero rapace d’area di rigore, per far comprendere, semmai ce ne fosse stato bisogno, che attaccanti bravi ed importanti come lui sono una rarità e che il Perugia ha fatto benissimo a blindarlo e a non cedere al canto malefico delle sirene di mercato. Colombatto si è confermato pregevole direttore d’orchestra, mai una palla sprecata, mai un passaggio inutile. Oltre a questo, ha messo lo zampino fatato in due gol grazie ad assist al bacio. Il nordcoreano Han, sotto gli occhi del senatore Razzi, suo grandissimo ammiratore, ha sfoggiato i mezzi tecnici importanti di cui dispone realizzando un’altra bellissima rete, la quarta del suo personalissimo bottino. Poco da aggiungere, se manterrà la giusta determinazione- e ne siamo certi- diventerà un campioncino. A Cagliari si stropicciano gli occhi. Ottima prova della difesa, non inganni il generoso calcio di rigore concesso al Pescara. Il granatiere Monaco ha condito la sua gara esemplare con una rete da attaccante puro. Ma una sgridata la merita anche lui per quel cartellino giallo per simulazione, senza dubbio evitabile. Detto dello champagne biancorosso, a Zeman non resta che brindare con lo spumante. Almeno per questa occasione.
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com