Perugia, sconfitta su rigore, ma prova onorevole a Verona.
Scritto da Redazione il 02/12/2014Come spesso è successo quest’anno, il Perugia di Camplone fa una discreta figura, amministra il pallone e tiene il campo, ma non graffia e al primo errore subisce. Per di più, contro una squadra di serie A, anche la sorte non arride al Grifo, se è vero che subisce un rigore praticamente casuale, resta in dieci per l’espulsione di Giacomazzi (confermate le difficoltà evidenziate nell’ultimo periodo), perde per infortunio nel primo tempo Crescenzi e, nella ripresa, Falcinelli, proprio quando in panchina non ci sono più attaccanti di ruolo. Insomma, la solita prestazione onorevole che, alla fine, aumenta il rammarico di Camplone per non essere ancora riuscito a conciliare i pregi acclarati di una squadra che tiene palla e crea gioco, con la progressiva correzione dei limiti (altrettanto usuali) di un’iniziativa che si smarrisce negli ultimi venti metri. In verità, stasera, in avanti la prova di Lanzafame si propone come uno spunto assai positivo per il futuro. Certo, non è un attaccante l’ex juventino, ma per l’accortezza nei movimenti, la capacità di lettura delle situazioni tattiche, la grinta e la personalità che lo portano a buttarsi su ogni pallone e a tentare la conclusione con personalità, sarà una carta importante nel Perugia a venire. Per il resto, il Perugia ha tirato fuori gli artigli soprattutto quando è rimasto in dieci (buona, su tutte, la prova di Nicco) ha creato anche qualche occasione per far stare in ansia i veronesi, e altre avrebbe potuto procurarsene se solo non si fosse confermata anche al
Bentegodi la imbarazzante incapacità di sfruttare i calci piazzati che si è procurato nel finale.
La Tim Cup cala il sipario sul Perugia, ma l’uscita di scena è più che decorosa e, in chiave campionato (quella su cui davvero è opportuno concentrarsi) ha dato indicazioni prevalentemente buone, insieme alle solite carenze. Per alcune delle quali, a parte il lavoro e le cure che Camplone metterà in opera, occorrerà anche qualche intervento sul mercato. Ma questo è un altro discorso, che terra banco tra qualche settimana, quando il Perugia sarà chiamato a definire gli obiettivi cui puntare in questa stagione.