Perugia-Pro Vercelli 1-5. Un Grifo imbarazzante prende cinque schiaffi dai piemontesi.
Scritto da Daniele Orlandi il 08/10/2017
Imbarazzante. Il Perugia che prende cinque sberle in casa dalla Pro Vercelli rende difficile il tentativo di spiegare i perché di una débâcle storica. Le tossine di Brescia (con segnali di avviso anche a Cittadella) hanno inceppato la circolazione sanguigna del Grifo, incapace di andare oltre un gioco ruminato. I reparti distanti, la difesa fragile e lontana dagli avversari, il centrocampo inconsistente e sotto ritmo, gli attaccanti incapaci di sbrogliare la ragnatela vischiosa ideata da Grassadonia, tecnico dei piemontesi: peggio di così sarebbe stato difficile pensarlo. Gli errori individuali (a partire da quelli di Pajac e di Rosati sul gol che ha sbloccato l’incontro dopo quattro minuti) hanno condizionato negativamente la prestazione della squadra, ma a sua volta il gioco slegato ha fatto fare pessime figure ai singoli. L’analisi non è semplice, visto che praticamente nulla ha funzionato oggi nella squadra di Giunti. Il quale ha parlato di una condizione fisica a doppia velocità tra i suoi uomini, con alcuni che si sono allenati troppo e devono ritirare il fiato e altri che si sono allenati poco. Il dato è di per sé preoccupante, ma tanto più lo è se emerge all’ottava giornata. Dal punto da vista tecnico, al Perugia manca l’esterno difensivo di sinistra. L’adattamento di Pajac non è arrivato a maturazione, perché il croato sa fare discretamente la fase offensiva, ma ha carenze evidenti in quella difensiva, dove spesso il Perugia soffre dalla sua parte. Su Rosati, forse è inutile insistere. Le uscite non sono il suo forte, ma l’impressione è che le critiche arrivate in diverse circostanze, lo condizionino negativamente, rendendogli difficili anche le cose facili. Oggi, però, sarebbe sbagliato buttare la croce addosso a qualcuno in particolare, perché tutti i grifoni sono sembrati avulsi dal contesto. Nel primo tempo la Pro ha avuto altre limpide occasioni per chiudere il match, anche se il Perugia ha tenuto il possesso palla. Nella ripresa il canovaccio si è riproposto e il Grifo, pur se in dieci per l’espulsione di Pajac, è anche riuscito a pareggiare con Belmonte. Ma poi, l’ennesima imbambolamento difensivo ha riportato avanti i piemontesi, e li la partita è finita. Ingloriosamente, con una goleada della Pro e un Perugia mentalmente allo sbando. Ora urgono analisi lucide e scelte tecniche adeguate da parte dello staff e della squadra, perché le due trasferte di Foggia e di La Spezia diranno molte cose sulle prospettive a breve-medio periodo del Grifo.
Daniele Orlandi – Tifogrifo.com