Perugia-Pisa 1-3. Grifo, un tempo non basta: prestazione deludente, sconfitta preoccupante.
Scritto da Redazione il 01/10/2022È buio pesto in casa Perugia. L’1-3 subito al Curi dal Pisa conferma un inizio stagione tutt’altro che trionfale. L’impatto-Baldini non produce effetti positivi sul piano mentale, quello su cui il tecnico biancorosso aveva più insistito. E adesso la partita di Como diventa scontro in coda tra l’ultima e la penultima. Il Perugia si schiera a tre in difesa, con quattro centrocampisti e Kouan dietro le punte Di Carmine- Strizzolo. Ma il Pisa va in vantaggio dopo 4 minuti, con la difesa del Perugia addormentata, Sgarbi che si fa uccellare in elevazione da Gliozzi e Gori che non esce e viene scavalcato dal pallone. Insomma, il solito gol preso a difesa schierata. Per tutto il primo tempo il Grifo non reagisce, sbaglia cose elementari, non costruisce, specie sulle fasce, dove non ci sono raddoppi e, quando il Pisa riparte, sono dolori, perché i tre dietro la punta sono bravi tecnicamente e sanno approfittare di ogni chiusura imperfetta dei grifoni in mezzo al campo. E, tatticamente, la squadra di Baldini non sembra coprire bene gli spazi. I toscani arrivano al tiro ogni volta che lo decidono, colpiscono un palo e Gori si riscatta con un miracolo su Tramoni. Nella ripresa, Baldini mette dentro Paz e Santoro. La difesa resta a tre ma il Grifo occupa meglio il campo. Sulla fascia destra le cose si movimentano un po’, il Perugia adesso costruisce con maggiore continuità e arriva verso l’area con una certa frequenza. Ma le occasioni non arrivano, perché il Pisa è tutto dietro a controllare e intasa l’area. Quando tutto sembra finire come al solito, cioè con una sconfitta, Di Carmine ha la zampata giusta, e segna al 39’ l’1-1. Ma il sollievo dura poco, perché poco dopo, su una punizione dalla tre quarti che il Perugia concede ingenuamente, una palla colpita di testa in area perugina incoccia sul braccio di Angella, che era a mezzo metro dal pallone. Per l’arbitro Marchetti e per il VAR è rigore, che Gliozzi trasforma al 42’. Il Perugia sprofonda, si butta in avanti, ma i fantasmi, le paure e la pesantezza mentale della situazione di partenza riappaiono e si concretizzano con un errore di Santoro, che si fa rubare palla al limite dell’area, e consente a Tourè di insaccare il 3-1. È buio pesto a al Curi, Baldini dovrà lavorare molto per dare un verso alle cose.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia