Perugia-Pineto 3-0. Grifo, primo tempo spuntato, ripresa spumeggiante. Kanoute doppietta.
Scritto da Redazione il 29/03/2025Quale è il vero Perugia? Quello del primo tempo pieno di volontà ma con i soliti limiti strutturali negli ultimi venti metri? O quello della ripresa, scintillante grazia al cambio di modulo, alle sostituzioni e agli accorgimenti tattici con cui Cangelosi ha dato alla squadra una forte trazione anteriore e un marcato spirito offensivo?. Il 3/5/2 iniziale, prudente e figlio della necessità di risparmiare alcuni dei giocatori più spremuti dal derby, non ha permesso al Grifo di avere effervescenza e fantasia in avanti. La squadra si vedeva che applicava con dedizione cose provate e studiate, ma mancava di qualità e profondità, non c’erano le giocate dei singoli capaci di dettare l’ultimo passaggio, inventare e creare occasioni. Marconi ha fatto a spallate coi centrali abruzzesi, ma spesso era solo contro tutti negli ultimi quindici metri. Matos stazionava troppo lontano dall’area. I cinque di centrocampo incidevano poco negli ultimi venti metri perché troppo lontani dall’area avversaria e poco propensi ad accompagnare l’azione. La ripresa ha ribaltato tutto. Dentro Kanoute e Joselito, Cangelosi è passato al 4/3/3 e dato al Grifo più imprevedibilità e qualità in campo. Torrasi avanzato a incidere di più a ridosso dell’area e a dar pressione al Pineto. Kanoute a fianco di Mezzoni e Matos e, poi, di Seghetti e Montevago, per occupare stabilmente gli spazi a ridosso dell’area del Pineto. Un cambio di registro che ha consegnato subito una squadra più continua nell’attaccare. Il risultato si è sbloccato si per una prodezza da fuori area di Kanoute, ma è stata una prodezza comunque propiziata dalla maggiore intensità e continuità offensiva del Grifo. Passato in vantaggio, il Perugia è venuto a capo di una pratica assai complicata, perché il Pineto è squadra quadrata, capace di chiudere gli spazi, ribaltare velocemente l’azione e arrivare alla conclusione pericolosamente. Ma la squadra di Cangelosi ha saputo aspettare, far girare la palla, insistere e alzare il baricentro. Per una ventina di minuti nella ripresa il Grifo è stato a tratti spumeggiante. Il secondo gol di Kanoute, un altro tiro da fuori, ha dimostrato che il Grifo può e deve affidarsi anche a questo fondamentale, finora mai produttivo. E che può contare anche su Seghetti, che sta tornando quello che si sapeva; e su Montevago, che col gol di stasera, propiziato proprio da una discesa di Seghetti, si spera abbia ritrovato fiducia nei propri mezzi. Insomma, se il Perugia finora ha stentato nella fase offensiva, ora, col ritorno di tutti i suoi effettivi, ha più soluzioni per segnare. Questo è il segnale più importante della serata.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia