Perugia-Milan futuro 0-2. Grifo, il fondo è toccato, adesso ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Scritto da Redazione il 27/10/2024Giù, sempre più giù. Il Perugia sembra aver toccato il fondo di una stagione che ha visto poche cose buone e una sequela disarmante di prestazioni e risultati negativi. Puntualmente, come sempre in questa stagione, il Perugia stecca quando avrebbe dovuto dare continuità ad un risultato positivo. E lo fa sciogliendosi al primo episodio contro. Oggi, una punizione causata da un intervento sconsiderato di Viti (che era posizionato male nell’azione) ammonito nella circostanza e presto sostituito. La deviazione di Mezzoni sul tiro di Alesi è stata sfortunata e decisiva, ma il Perugia ha cominciato subito ad arrendersi. E il 2-0 del Milan-futuro è arrivato, annunciato, su un altro pasticcio della difesa perugina su calcio d’angolo. Una timida reazione degli uomini di Formisano è arrivata, è vero, sul finire del tempo, quando il Grifo, dovendosi spingere avanti, è riuscito a giocare più corto. E un’azione di Seghetti in area, conclusa da un diagonale, avrebbe meritato il gol che magari avrebbe riaperto la partita. Ma la rete non è arrivata e lì è finito tutto. Perché nel secondo tempo, nonostante le sostituzioni (Lisi e Sylla erano entrati già nella prima frazione) il Perugia ha messo in scena la sagra delle giocate inutili, inconsistenti e fini a se stesse. Con contorno di leggerezze, timori e encefalo piatto sul piano della determinazione. Questa è stata, tra tutte le cose negative viste oggi, quella più irritante. Perché in campo non si è visto niente che somigliasse ad una reazione degna di questo nome, anche solo nervosa, se non agonistica. Solo lanci lunghi a cercare Sylla, ma i difensori centrali del Milan giovanile, fisicamente strutturati, hanno vinto tutti i duelli. Il resto lo hanno fatto le capacità di palleggio dei ragazzi di Bonera, che sono andati a nozze negli spazi, vista l’inconsistenza dei grifoni nel proporre soluzioni di gioco capaci di incidere. Una desolazione generalizzata, accolta a fine gara da contestazioni rumorose del pubblico e della curva nord, stanchi di una situazione di deriva nella quale la società, che domani tornerà a parlare col suo massimo esponente, non può non dare segnali chiari, tecnici e progettuali. La sconfitta di oggi contro una squadra di ragazzi bravi tecnicamente ma che finora avevano raccolto pochissimi punti, se non altro serve a togliere alibi a tutti. Il re è nudo, a ciascuno le proprie responsabilità.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia