Perugia in apnea, urgono bombole di ossigeno.
Scritto da Raffaele Garinella il 17/04/2017Il pareggio con l’Ascoli, l’ennesimo di questa stagione, ha confermato un dato piuttosto preoccupante: il Perugia contro le squadre di medio-bassa classifica ha dilapidato dodici punti. Tanti, troppi, se si pensa che gli spareggi, dopo una stagione trascorsa quasi interamente tra le prime otto, rischiano ora di svanire. I pareggi interni contro Ternana, Trapani, Latina, Pisa, Ascoli e quello esterno di Brescia, pesano come un macigno sulla classifica del Perugia. Brave le prime tre della classe, su questo nessun dubbio, ma altrettanto ingenuo il Grifo, che adesso deve fare i conti con le prime difficoltà fisiche. Sarà pur vero che Bucchi si basa su dati oggettivi e che i test dicono che i calciatori fisicamente stanno bene, ma appare altrettanto vero che, dalla gara contro il Carpi, il Perugia è apparso in affanno. Un dato di cui preoccuparsi, perché è arrivata la fase più delicata della stagione e sarà necessaria una autentica inversione ad “U”. Contro un Ascoli privo del bomber Cacia, il pareggio è un punto guadagnato. Nel primo tempo un solo tiro nella porta difesa da Lanni, quanto alla ripresa, l’espulsione di Belmonte ha in parte complicato i piani di Bucchi, ma puntare solo su quella come giustificazione sarebbe aggiungere danno al danno. In ogni caso Bucchi dovrebbe spiegare come mai, proprio in virtù di tante gare ravvicinate da disputare, in attacco giochino sempre gli stessi uomini e, particolare non trascurabile, a centrocampo non si utilizzano Acampora e Gnahorè, gli unici a salvarsi dalla disfatta di Trapani. Nessuno mette in discussione la classe di Guberti, calciatore di categoria superiore, ma forse, anche lui meriterebbe di rifiatare. A Terrani andrebbe concessa una chance dall’inizio, proprio come a Francesco Forte, che finora, nelle gare disputate, ha tutt’altro che sfigurato. Cicerone affermava che la storia è testimonianza del passato, è luce di verità. La storia è scritta, non si può cancellare, dalla stessa bisogna trarre insegnamenti per commettere in futuro meno errori possibili. Di Carmine ha realizzato reti fondamentali, lo dicono le statistiche, vera ed unica memoria storica di questo campionato. I dati dicono però che anche Forte ha tolto le castagne dal fuoco al Grifo contro Cesena e Brescia. Il centravanti scuola Inter meriterebbe qualche occasione in più per dimostrare il proprio valore, giocando, perché no, in coppia con Di Carmine, apparso troppo isolato nelle ultime gare. Parlando di coppie, venerdì contro il tandem Macheda -Galabinov, non proprio Gianni e Pinotto, due attaccanti che fanno sorridere i tifosi piemontesi, ebbri di gioia dopo che il Novara ha espugnato il Mattusa. Un altro spareggio; una finale, come da definizione di Bucchi, per cuori solidi. Obbiettivo che non deve sfuggire, come troppe volte è capitato in questa stagione. E’ la storia a dirlo, non chi scrive.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com