Perugia-Cremonese 1-0. Vittoria sofferta e meritata. Il Perugia è salvo, ora può sognare.
Scritto da Daniele Orlandi il 30/03/2018Vince ancora il Perugia, anche se stavolta il copione è diverso dagli ultimi che avevano strappato applausi al Curi. Contro una Cremonese in crisi di risultati e perciò molto abbottonata, i grifoni guidati da Diamanti e con Buonaiuto in mediana, stentano nel primo tempo, poi accelerano nella ripresa è segnano con Cerri. Nel finale, combattono, faticano e rischiano qualcosa sulle palle lunghe e le mischie cercate dai cremonesi, ma conducono in porto la vittoria, che è davvero molto importante. Le scelte iniziali di Breda privilegiano Diamanti per Cerri (reduce dal tour de force in nazionale) e Buonaiuto per Bandinelli. Varianti tattiche che Breda vuol testare per differenziare il portafoglio nel finale di campionato. Ma la Cremonese gioca chiusa a riccio, con Tesser che inventa a sua volta la variante dei due trequartisti pronti a ripiegare per intasare la mediana e ostacolare la manovra biancorossa. Ne viene fuori un primo tempo bloccato, sterile e bruttino, nel quale il Perugia sembra aver smarrito i suoi equilibri: quelli tattici ammirati nelle ultime uscite, e… quelli fisici, visto il continuo scivolare dei grifoni sul campo reso viscido dalla pioggia delle ultime ore. Il Grifo, che perde Pajac per infortunio dopo un quarto d’ora, spende molto per cercare di aggirare la muraglia cremonese, ma senza costrutto. Così, nella ripresa, scende in campo dando fondo alle residue energie. Il gioco riesce, anche perché con Cerri (subentrato a Buonaiuto) il peso specifico in area aumenta di molto. È proprio l’ariete ad incornare di testa in rete una punizione da sinistra pennellata da Diamanti e guadagnata da Germoni con un guizzo sulla sinistra. Appena in tempo, perché la benzina segna rosso. La Cremonese tenta un finale disperato, con lanci lunghi a scavalcare il centrocampo, e arriva a concludere più volte, specie con il neo entrato, l’umbro Scappini. Gli uomini di Breda possono solo resistere, non riuscendo più a portare pericoli seri in avanti. La vittoria alla fine arriva, sofferta ma meritata. In attesa del recupero a Vercelli, martedì prossimo, la classifica ora si fa assai stimolante. Hai tempo a dire che la salvezza è raggiunta. I piedi a terra, per carità, sono una giusta filosofia nel calcio, a tutte le latitudini. Ma a ben altro, legittimamente, può ambire il Perugia di quest’anno.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia