Perugia-Catania 1-0: piedi saldi a terra ma… soffrire di coraggio é la più bella malattia
Scritto da Fabio Gasparri il 14/09/2014Bello, concreto ed emozionante. Così si può definire oggi il Perugia di Andrea Camplone reduce da tre vittorie in altrettante sfide contro le squadre più quotate per la vittoria finale del campionato. Dopo il Bologna nella gara di esordio ed il Bari nella sua tana questa volta é toccato al Catania inchinarsi davanti al “Grifon che rampa”. Una gara perfetta con Verre e compagni che hanno sempre tenuto in mano il pallino del gioco e concesso poco o quasi nulla agli Etnei arrivati al “Curi” con una formazione di gran lusso per la categoria. Un importante punto di forza della squadra é senz’altro la difesa , con il giovane portiere Provedel reso spettatore non pagante grazie agli interventi dei tre elementi posti davanti a lui. Perfette dunque le prestazioni di Goldaniga , un predestinato per la Serie A e dei due grandi “vecchi” ,che di “A” ne hanno masticata tanta, che giocano con l’entusiasmo e la brillantezza fisica di due ragazzini impreziosendo le propria gara con interventi eccezionali oltre che stilisticamente belli da vedere. Un dato importante a favore del reparto difensivo é senz’altro aver subito un solo gol, peraltro su rigore, in tre gare incontrando attaccanti di grande qualità con decine di reti all’attivo tra “A” e “B”. Determinante é stato l’apporto dei due esterni Crescenzi e Del Prete protagonisti della gara con tante palle recuperate e ripartenze capaci di far infiammare il “Curi”, nel caso dell’ex Siena bellissima l’iniziativa con un cross dalla destra che ha permesso a Falcinelli di realizzare il gol da tre punti. Con una prestazione del genere passa anche in secondo piano la “notizia” del rigore sbagliato da Taddei, l’ex romanista ha recuperato una quantità industriale di palloni smistandoli magistralmente per i compagni, ha lottato come un leone nella zona nevralgica del campo sfiorando anche la rete con un tiro potentissimo dai 25 metri. Buona la gara di Niccolò Fazzi, ancora una volta impiegato da mezzala da Camplone, é un ruolo non suo nel quale non ha mai giocato prima di approdare a Pian di Massiano ma lo sta facendo con una naturalezza incredibile proprio come fece un altro toscano arrivato a Perugia da promessa del settore giovanile nel ruolo di esterno di attacco e tornato questa estate a Livorno come certezza e giocatore vero come interno di centrocampo: Marco Moscati. Un altro predestinato per la massima serie (e non solo) é senza ombra di dubbio Valerio Verre , contro i rossazzurri per lui una prestazione sublime con giocate tecnicamente ed esteticamente perfette, il pubblico perugino se ne sta†innamorando e lui é in costante crescita , una crescita inarrestabile. Contro i “liotri” va annotata l’ennesima prestazione di gran sacrificio di “Rambo” Rabušic che anche se non ha ancora trovato il gol in campionato é sempre uscito tra gli applausi scroscianti del suo pubblico che apprezza il suo sacrificarsi in campo giocando lontano dalla porta e cambiando il suo modo di giocare per il bene della squadra. Il protagonista della partita ,come nelle due precedenti, é stato Diego Falcinelli: oltre il gol realizzato con un colpo di testa straordinario, al pari di Rabušic ha lottato senza mai risparmiarsi per il bene della squadra. Fino ad oggi “Don Diego” aveva segnato 10 reti in 91 presenze in cadetteria, con la maglia della squadra della sua città siamo arrivati a tre su tre: che questo sia il suo anno? La squadra biancorossa é costituita da almeno 20 titolari , così anche i tre subentrati Nicco, Parigini e Fossati hanno dato il loro prezioso contributo per la causa biancorossa. Come nelle gare precedenti i biancorossi sembrano trovarsi a memoria in mezzo al campo facendo vedere un gioco di grande qualità grazie alle direttive impartite da Andrea Camplone.
La testa già da domani deve andare immediatamente alla prossima delicata sfida contro il Vicenza, la squadra veneta va affrontata con grande umiltà , sacrificio e determinazione proprio come sono state affrontate le “grandi” del campionato, snobbare l’avversario potrebbe essere il più grave errore che i grifoni possono commettere.
Per quanto riguarda la classifica , fino ad ora i punti conquistati sono ben nove e la vetta solitaria é realtà , ma é obbligo per tutti, squadra, dirigenza , tifosi e stampa rimanere con i piedi ben saldi a terra, il Perugia é imbattuto non imbattibile , ancora non é stato raggiunto nessun risultato ed al traguardo mancano 39 battaglie ma… soffrire di coraggio é la più bella malattia.
Grifo, guarda avanti…
Fabio Gasparri – TifoGrifo Web Radio Tv Perugia