Perugia-Cagliari 0-5. Grifo, sconfitta grottesca. I tifosi contestano Santopadre.
Scritto da Redazione il 05/05/2023Un epilogo annunciato, eppure assurdo e tragicomico. Il Perugia perde partita e faccia contro un Cagliari forte ma che ha avuto il compito del tutto agevolato da un atteggiamento mentale del tutto inadeguato dei grifoni. Forse caricatisi di troppe ansie, i grifoni iniziano il match con frenesia e creano qualcosa, ma i soliti limiti davanti non portano a chiudere le situazioni. E sono scriteriati tatticamente, con il centrocampo sbilanciato e la difesa molto (troppo) alta e incapace, anche da schierata, di chiudere gli spazi alle incursioni dei sardi specie da sinistra. A ciò si aggiungono una serie di errori individuali dal tono grottesco: Rosi che liscia sul primo gol, Furlan che non legge la traiettoria del pallone sul secondo, Gori che prende il terzo gol da metà campo e regala il quinto rimettendo in gioco una palla destinata a uscire, Sgarbi che perde palla al limite della propria area sulla quarta rete. Insomma, una rotta su tutto il fronte, tecnica e mentale, di una squadra dagli evidenti limiti tecnici e di personalità. Dal disastro stasera non si salva proprio nessuno, anche se i tifosi ne hanno imputato le maggiori, se non uniche, responsabilità alla società e al presidente Santopadre, contestato dopo il terzo gol ospite e fin oltre la fine della partita. Il suo ciclo sembrerebbe finito, anche se il presidente avrebbe lasciato intendere a qualche suo stretto collaboratore che non ci sarebbero i presupposti per vendere la società nell’ipotesi di retrocessione in serie C. Di questo si parlerà molto nelle prossime settimane, forse più che degli aspetti tecnico-tattici, sui quali sembra che l’ambiente e la critica abbiano già dato un giudizio tombale, a parte le dichiarazioni unilaterali, perché rilasciate senza consentire domande ai giornalisti, di Castori a fine gara, intese a dire che non si abbassa la guardia. Sul fatto che la squadra, o almeno una parte di essa, ancora ci creda davvero, sorge più di qualche dubbio, vista la prestazione sconcertante di questa sera.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia