Perugia-Ascoli 2-3. Il Perugia fa la partita, ma perde sugli episodi. Urgono rinforzi di qualità.
Scritto da Redazione il 28/08/2021Il Perugia fa la partita, ma la perde per gli episodi. Detto così sembrerebbe uno scherzo della sorte, invece la gara con l’Ascoli deve far riflettere perché gli episodi non vengono a caso e, di solito, premiano la squadra che ha individualità superiori. L’Ascoli ha Saric che stasera ha infilato due missili nella porta del Grifo. Certo, con la complicità di chi avrebbe dovuto impedirglielo e di una difesa che non gli è uscita incontro. Ma, insomma, i marchigiani avevano lui, e non solo lui, in grado di segnare le sorti della partita sfruttando un episodio. Il Perugia, invece, ha mostrato le solite qualità: organizzato, aggressivo, capace di attaccare con tanti uomini. Ma, di questi, nessuno in grado di rovesciare da solo le sorti della partita. Escluso Falzerano, il migliore dei grifoni per inventiva, capacità di andare all’uno contro uno e ispirare le azioni di attacco. Il Perugia manca, poi, anche dell’equilibrio necessario ad una squadra che vuole salvarsi. Se attacchi con molti uomini, inevitabilmente concedi di più agli avversari sui rovesciamenti di fronte. L’Ascoli è andato a nozze su questo fondamentale, dal quale sono arrivati tutti i pericoli per il Perugia. Alvini dovrà lavorare per trovare maggior copertura, anche tenuto conto che, difendendosi alto, vanno valutate le caratteristiche degli uomini di difesa. E ciò, possibilmente, senza rinunciare alla verve offensiva fin qui mostrata. Ma il maggior lavoro spetta alla società nell’ultimo scorcio di mercato. Perché urgono rinforzi in grado di dare qualità e solidità in tutti i reparti. Il lavoro del tecnico si vede, ed è buono. Ma un’orchestra che ha un buono sparito, necessita anche di solisti all’altezza, per assicurare la qualità dell’esecuzione.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia