Perugia-Ascoli 0-0. Grifoni ancora sottotono. Marchigiani, un punto per la salvezza
Scritto da Redazione il 17/04/2017
Esce ancora la X sulla ruota di Perugia. È solo zero a zero contro l’Ascoli e la squadra di Bucchi colleziona il suo diciassettesimo pareggio, senza infamia ma stavolta ancor più senza lode. La prestazione degli umbri ha denotato i limiti già emersi nelle ultime cinque/sei partite. Gioco ruminato; poca velocità di esecuzione che dá tempo all’avversario di chiudere spazi sulle fasce e linee di passaggio al centro; e un’elaborazione a centrocampo che spesso perde di vista la verticalizzazione a vantaggio di un’orizzontalità sterile. Il calo psicofisico continua ad annebbiare le idee dei grifoni, che anche contro i marchigiani hanno commesso una miriade di errori tecnici in fase di impostazione. Il primo tempo se ne è andato così, con palle buttate in avanti senza lucidità dal Perugia, che la squadra di Aglietti ha facilmente controllato, anche grazie ad una maggior reattività su contrasti e seconde palle. Nella ripresa, l’espulsione dopo pochi minuti di Belmonte (doppio giallo) ha reso migliore lo spettacolo, perché i grifoni hanno comunque provato a buttare il cuore oltre l’ostacolo, colpendo anche un palo con Mustacchio, entrato da poco. L’Ascoli, dal canto suo, ha logicamente osato di più, centrando due legni e costruendo un paio di altre occasioni che hanno messo i brividi alla retroguardia perugina, assestata a tre da Bucchi. Il quale, visti i rischi corsi, ha prontamente riportato a quattro i difensori con l’inserimento di Fazzi. La partita è rimasta di livello tecnico non eccelso, ma perlomeno si è animata e ha tenuto tutti desti. Il Perugia ha continuato a venire avanti senza grosse idee e solo qualche lampo di Dezi ha illuminato la scena, facendo riflettere tutti (anche Bucchi, a fine gara) su quanto il recupero pieno del fantasista napoletano (oggi ancora evidentemente non al massimo) sia indispensabile per il finale di stagione. Lo 0-0 finale, visto come sono andate le cose, è positivo come risultato per tutte e due le squadre. L’Ascoli, che comunque con Aglietti recrimina per la vittoria mancata, puntella l’argne della sua graduatoria appena sopra la fossa dei play off. Il Perugia, rosicchia un punto a Benevento e Cittadella, anche se ne perde due rispetto a Carpi e Novara, prossimo avversario, in attesa della partita serale dello Spezia a Cesena. La strada verso gli spareggi promozione resta per i ragazzi di Bucchi difficile, ma possibile, anche se da stasera torna vivo lo spettro del distacco tra la terza e la quarta che potrebbe escludere i play off. Sicuramente, nel finale di campionato si assisterà sempre più a partite tatticamente bloccate e fisicamente non giocate al massimo dalle squadre. Sempre più i punti saranno decisi da episodi, giocate individuali e palle sporche. Inutile, per il Perugia, preoccuparsi più di tanto se la forma e la brillantezza non sono al massimo. Però, occuparsene e trovare qualche correttivo rapido e efficace diventa un obbligo, per non rischiare di mettere in discussione, nell’affollata rissa finale, il lavoro di un anno.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia
Foto: Fabio Arcangeli
Scritto da 
